L’Arena – Il turismo cresce sul lago e in città Sul Garda camere occupate a luglio: +1,4%
Di Valeria Zanetti
Soprattutto l’alberghiero, ma anche l’extralberghiero, cioè campeggi, villaggi, b&b e affitti brevi turistici, evidenziano a luglio e agosto un’occupazione in aumento rispetto all’estate scorsa a Verona e provincia. Le quote di mercato si sono spalmate su un numero maggiore di Paesi di provenienza, con un aumento di francesi, spagnoli, cinesi. Tornano gli israeliani, mentre cominciano ad apprezzare l’ospitalità locale i visitatori in arrivo da Polonia e Repubblica Ceca. I turisti tendono a prenotare sempre più sotto data, ma si allungano un po’ le durate medie dei soggiorni. Questi sono i principali trend indicati dall’Osservatorio Turistico Verona Garda della Destination Verona & Garda Foundation (Dvg Foundation), che, precisa il presidente Paolo Artelio, «fornisce informazioni statistiche per impostare le strategie degli operatori del settore, indicando l’evoluzione delle tendenze». La fondazione, aggiunge, «sta puntando a rafforzare la presenza del Veronese sui mercati esteri con particolare attenzione alle nuove rotte dirette, grazie a specifiche azioni strategiche di co-marketing con l’aeroporto Catullo e le compagnie aeree. Il nostro impegno sta nel diversificare i mercati, nel portare i turisti anche nelle destinazioni di solito meno battute e nel destagionalizzare i flussi». Un impegno che sta dando frutti, perché a fronte di un relativo calo dei visitatori tedeschi, che risentono della crisi interna, gli statunitensi sono tornati in gran numero. «In vista dell’estate 2026, quando saranno disponibili alcune strutture a cinque stelle sul Garda, cerchiamo di attrarli, perché sono una clientela alto spendente alla quale ci rivolgeremo anche in autunno quando Dvg Foundation sarà negli States per organizzare b2b mirati», precisa Artelio.
Gli alberghi del lago
Intanto negli hotel sul Garda, «luglio è stato un mese molto positivo», afferma Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, «sopra le percentuali di occupazione dello scorso anno (85,1%; +1,4% sul 2023). La lieve flessione di tedeschi è stata compensata dalle presenze da Danimarca, Olanda e Inghilterra. A Ferragosto l’occupazione delle camere ha superato il 90% (94,1%; +1,4%)». Anche agosto chiuderà in positivo, con buone possibilità per settembre.
La stagione lirica in città
A Verona, la stagione lirica (il periodo analizzato va dal 7 giugno al 7 agosto) traina il turismo, in linea con l’anno precedente, per un’occupazione di oltre il 75% delle camere e prezzi medi appena superiori al 2023. «Per il Ferragosto (dati HBenchmark 12 – 17 agosto)», afferma Giulio Cavara, a capo di Federalberghi Verona, «si è attestata al 77,4% in provincia (Garda escluso) e all’83,7% in città (+0,4% sul 2023). La durata del soggiorno, appena superiore alla media per effetto del ponte, si è alzata dai 2,8 giorni a 2,9. I prezzi sono saliti perché molte prenotazioni non erano disintermediate: il consiglio è di rivolgersi all’albergo per spuntare i prezzi migliori». La lieve flessione degli italiani (dal 27,3% al 24,2%) è stata bilanciata dal forte aumento di tedeschi, spagnoli (agevolati da voli diretti) e inglesi. «Per settembre, al momento, le prenotazioni sono appena sotto la media storica, ma le tariffe favorevoli e la tendenza a bloccare le camere sotto data fanno ben sperare», prosegue.
L’extralberghiero
Per l’extralberghiero, l’occupazione media in città e provincia (escluso il Garda) in luglio e agosto è stata del 66%. «La piattaforma Transparent Lighthouse», specifica Artelio, «legge tutte le disponibilità sulle principali piattaforme di prenotazione. La tariffa media giornaliera è stata di 189 euro, 2,7 notti la permanenza media; 57 giorni il booking window, ovvero il periodo che intercorre tra prenotazione e soggiorno». I ricavi totali di luglio e agosto sono stati di 16 e 12 milioni di euro (finora, visto che agosto non è concluso, ndr) e la media per unità è stata di 3.600 e 2.400 euro. «Sul Garda Veneto si sale al 73% di occupazione nel mese di agosto, 225 euro di tariffa media giornaliera (a luglio è stata di 211 euro), 4,5 giorni di pernotto, 77 giorni di booking window media», prosegue. «I ricavi di queste strutture nei due mesi sono stati pari a quasi 21 milioni di euro e di 15 milioni di euro, per un fatturato per unità di circa 3.860 e 2.850 euro», conclude.
L’Arena, 23 agosto 2024, p. 9 – CLICCA SULL’IMMAGINE PER LEGGERE L’ARTICOLO