Di Katia Ferraro
Federalberghi Garda Veneto e Caritas interparrocchiale Garda-Verona hanno avviato il progetto «Condividi il buono» per evitare gli sprechi alimentari (il cui costo in Italia è stimato in 13 miliardi di euro all’anno) e garantire una finalità sostenibile e buona, appunto, al cibo che altrimenti finirebbe nella spazzatura. Imprese turistiche solidali Grazie al progetto le oltre 430 imprese turistiche aderenti all’associazione di categoria vengono sensibilizzate a mettere in moto un modello di economia circolare e responsabile portando all’Emporio «12 Ceste» con sede a Garda, nel cortile della parrocchia, le eccedenze alimentari.Si parla soprattutto di prodotti a lunga conservazione, che magari vengono inventariati al momento della chiusura invernale degli hotel e rischiano di essere prossimi alla scadenza al momento della riapertura. Ma non sono esclusi i cibi più freschi o preparati per le esigenze dei ristoranti degli hotel e che poi non vengono consumati. «Può essere anche l’eccedenza alimentare di qualche evento particolare, come un matrimonio: passiamo a ritirarla e la distribuiamo alle famiglie», spiega Luigi Zermini, volontario Caritas e presidente dell’Associazione albergatori di Garda e Costermano. Sono 220 le famiglie a basso reddito assistite attraverso l’Emporio «12 Ceste», provenienti dai comuni di Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Costermano sul Garda e San Zeno di Montagna. Famiglie e persone bisognose «Le persone che assistiamo arrivano dai Servizi sociali dei Comuni, oppure direttamente con il passaparola o contattando la Caritas», prosegue Zermini, «il primo accesso è al centro di ascolto, dove vengono individuate le necessità e si cerca di costruire un progetto per fare in modo che poi la famiglia o la persona riesca a sostenersi da sola». Soddisfatto il direttore di Federalberghi Garda Veneto, Mattia Boschelli: «La nostra categoria continua il proprio impegno, che ritorna al territorio e quindi a tutti noi, oltre a rafforzare la reputazione come destinazione turistica etica e sostenibile», sottolinea. Anticipando che la solidarietà andrà oltre il cibo. «Dal prossimo ottobre ci sarà la possibilità di donare arredi ed elettrodomestici da parte delle strutture che hanno deciso di rinnovarsi». È inoltre possibile effettuare delle erogazioni liberali, oppure concordare l’acquisto di cibo e beni da mettere a disposizione nell’Emporio. I contatti In ogni caso è opportuno contattare la Caritas interparrocchiale Garda-Verona per individuare i prodotti più necessari o il ritiro in caso di eccedenze di prodotti deperibili (tel: 345.4268687 – email: ascoltocaritas@parrocchiagarda.com). Oltre ai benefici sociali (aiutare famiglie e persone in difficoltà del territorio) e ambientali (ridurre costi e impatti dello smaltimento rifiuti), il progetto «Condividi il buono» ha una ricaduta economica per le imprese che donano, attraverso la riduzione dei costi di smaltimento e l’accesso ai benefici previsti dalla legge 166/2016 per ridurre gli sprechi (legge Gadda). «La carità fa stare bene tutti: non solo chi la riceve, ma anche chi la fa», nota don Pierpaolo Battistoli, presidente di Caritas interparrocchiale Garda-Verona, «siamo grati agli albergatori che decideranno di mettersi in gioco e aiutarci. Così si costruisce una comunità più solidale, capace di affrontare insieme anche le nuove povertà». L’Emporio «12 Ceste» è aperto il lunedì dalle 8.30 alle 11, il mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 17.30. Ad agosto chiuderà dopo mercoledì 6 e riaprirà a settembre.
L’Arena, 5 luglio 2025, p. 30 –> CLICCA SULL’IMMAGINE PER LEGGERE L’ARTICOLO