È iniziata ufficialmente ieri la nuova stagione sulla Riviera degli olivi: complici il Vinitaly e le imminenti vacanze si comincia a gonfie vele nei paesi lacustri.
Sono arrivati tedeschi, ma anche olandesi, danesi e svizzeri De Beni: «C’è il 90% di occupazione e manca ancora il last minute».
Lago di Garda invaso dai vacanzieri. È iniziata ufficialmente ieri la nuova stagione turistica sulla Riviera degli Olivi. Complice il Vinitaly e le imminenti vacanze pasquali si va verso il tutto esaurito nelle strutture alberghiere degli otto paesi lacustri che si affacciano sulla sponda veronese del più grande lago d’Italia. Segni evidenti sono presenti nell’esplosione del traffico veicolare sulla Gardesana, ma anche nell’immediato entroterra con sempre più auto targate Germania. Non solo. Non è infrequente imbattersi in auto olandesi, danesi e svizzere. A gonfie vele sta andando anche a Malcesine dove il presidente dell’Associazione albergatori Malcesine Vittorio Mazzoldi è entusiasta. «Già nell’ultimo fine settimana di marzo, complice la maratona organizzata, abbiamo registrato il tutto esaurito. Da ieri si è aggiunta l’apertura del castello di Malcesine e della funivia che collega con i 1.760 metri di Tratto Spino sul Monte Baldo. Due attrattori di turisti di grande valenza per il nostro territorio», continua Mazzoldi proprietario di due alberghi: il “Baia Verde” in Val di Sogno e il “Venezia” in viale Roma in centro paese.«Fino alla domenica di Pasqua a Malcesine siamo a pieno regime e poi ci aspettiamo la flessione per ripartire con i ponti del 25 aprile e del primo maggio. I numeri sono molto confortanti in previsione futura ma già adesso anche trovare un parcheggio libero non è facile». Nel medio lago, a Bardolino, il “Solho Hotel” che ha aperto ieri registra il tutto esaurito. «È subito una settimana impegnativa, grazie anche a Vinitaly con clienti che rimarranno alloggiati fino a mercoledì. Poi ci sarà il cambio della guardia con i turisti che arriveranno sul Garda per le festività pasquali. I tedeschi al giovedì spengono i computer e scendono dal Brennero per raggiungere l’amato Gardasee. Tutto questo è di grande auspicio», conferma la titolare del quattro stelle superior Marta Ferrari. «Si sono avverati i pronostici che avevamo fatto nelle scorse settimane», interviene il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni. «Non c’è il tutto esaurito, ma si tocca il 90% di occupazione, che potrebbe essere superato con le prenotazioni last minute. Siamo molto soddisfatti perché si stanno finalmente e definitivamente raggiungendo le occupazioni alle quali eravamo abituati in questo periodo, complice anche il Vinitaly. Nel complesso la stagione si prospetta buona, anche se i numeri definitivi si riusciranno a dare solo più avanti, ma l’approccio è molto buono e la destinazione sta riscuotendo successo», spiega il rieletto presidente della categoria che annovera circa quattrocento strutture delle Riviera degli Olivi. Un osservatorio che gli permette di fare valutazioni complessive, ma anche sottolineare le possibili campagne denigratorie. «Il lago di Garda basso non ci preoccupa perché viene garantita la balneabilità e la possibilità di trascorrere le ferie in tutta serenità», sottolinea.«Le strutture alberghiere non hanno alcun tipo di problema di approvvigionamento idrico. Spesso si confonde il problema della siccità e dell’emergenza idrica per l’agricoltura con quello del settore turistico. Purtroppo qualcuno cavalca un’informazione di tipo terroristico. Sono solo bugie», si accalora De Beni che pone poi l’accento sul personale. «Chi più chi meno ha ancora problemi nel reperire risorse umane. Sia chiaro meno dello scorso anno, ma ci sono strutture alberghiere e della ristorazione che non hanno ancora completato i ranghi per i pochi numeri. C’è infine il fenomeno increscioso, specialmente nella ristorazione, di “rubarsi” tra colleghi il personale. Un problema, quest’ultimo, che sento esserci anche a Verona e in molte parti d’Italia». A differenza del settore alberghiero nelle strutture ricettive all’aria aperta il grosso degli arrivi è atteso a partire da metà settimana. «Le previsioni sono buone anche se al momento non ho dati oggettivi in mano. Il movimento sulla strade non manca e come sempre molto dipenderà anche dal fattore meteorologico», sostiene Giovanni Bernini presidente dell’Assogardacamping, sodalizio affiliato alla Faita Veneto che riunisce proprietari di campeggi e complessi turistico ricettivi all’aria aperta della provincia di Verona: oltre una quarantina di strutture su circa sessanta presentii sul lago di Garda.