L’infezione da parte del virus della febbre Dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette del genere Aedes, soprattutto A. aegypti.
Ha un periodo di incubazione che può variare da 3 a 14 giorni, con una media di 5-7 giorni, dopo la puntura di zanzara. La malattia è trasmessa principalmente da zanzare del genere Aedes, soprattutto A. aegypti ma anche A. albopictus (o zanzara tigre), che pungono prevalentemente nelle ore diurne.
È diffusa in gran parte dell’America Latina, Sud-Est Asiatico, Africa e Oceania e arriva in Europa attraverso gli aerei e in generale attraverso soggetti che vengono punti in queste zone e che vengono poi punti nuovamente dalle zanzare presenti sul territorio. Va specificato che non c’è trasmissione diretta persona-persona, ma la zanzara diventa contagiosa 8-12 giorni dopo aver ingerito sangue da paziente viremico e tale rimane per il resto della vita. La fase viremica nell’uomo dura circa 3-5 giorni.
Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica. Normalmente la malattia – quando si manifesta – comporta febbre elevata per 3-5 giorni ad esordio improvviso, che insorge 5-6 giorni dalla puntura della zanzara. Si può associare a astenia, cefalea intensa, dolori retro-orbitali, mio-artralgie (viene chiamata per questo febbre “spaccaossa”), disturbi gastrointestinale e rash cutaneo generalizzato a carattere maculo papulare che compare generalmente alla risoluzione della febbre. L’uomo rimane infetto per 2-7 giorni dopo la comparsa dei sintomi. La sintomatologia è comunque ad evoluzione benigna. In rari casi si può presentare una forma emorragica di febbre dengue, ma generalmente solo in seguito ad infezioni sequenziali con due differenti sierotipi virali.
Non esistono terapie specifiche per la dengue. Le modalità di trattamento dipendono dalle manifestazioni cliniche, e possono andare dalla semplice idratazione orale a domicilio al ricovero con somministrazione di liquidi per via parenterale o emotrasfusioni. Il paracetamolo viene utilizzato per il trattamento sintomatico della febbre e del dolore, mentre i FANS come l’aspirina o l’ibuprofene vanno evitati per non peggiorare il rischio di emorragia.
Al momento non esiste un vaccino per la febbre Dengue. La prevenzione consiste essenzialmente nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzara. Pertanto sono necessarie due tipologie di azioni: protezione dalle punture ed ostacolo alla riproduzione. Questo viene raggiunto attraverso le seguenti procedure:
- utilizzo di repellenti da utilizzare sulla pelle;
- indossare abiti, preferibilmente di colore chiaro, che coprano il corpo il più possibile (camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi), soprattutto durante le ore diurne;
- installazione delle zanzariere alle finestre;
- eliminare l’acqua stagnante.
Una forma di prevenzione efficace è quella che possiamo tenere prima di effettuare un viaggio nelle zone interessate dalla presenza della zanzara del genere Aedes.
➡️ Di seguito gli opuscoli del Ministero della Salute, in italiano e inglese, con i consigli per i viaggiatori.