L’Arena, Veronafiere e la Festa dell’Uva di Bardolino si confermano le leve trainanti per la chiusura della stagione turistica 2024. In base i dati dell’Osservatorio Turistico Verona Garda, Destination Verona & Garda Foundation (Dvg Foundation) evidenzia, infatti, una crescita delle prenotazioni del 7,1% nell’area di Verona e dintorni. Prenotazioni che registrano il loro picco in corrispondenza con il tour di Claudio Baglioni in Arena e l’organizzazione di Marmomac, ArtVerona 24 e Verona International Tattoo Expo 24 in fiera a Verona. Anche per l’area del Lago di Garda Veneto c’è ottimismo tra gli operatori che si attendono un buon ritorno dalla Festa dell’Uva di Bardolino e aspettano i tedeschi in corrispondenza della teutonica Festa della Bandiera.
VERONA E DINTORNI. L’Osservatorio Turistico Verona Garda continua a restituire dati interessanti, utili per riflessioni sullo storico, ma anche sui trend futuri. Il campione preso in esame da HBenchmark consiste in 46 strutture alberghiere, 26 situate nel Comune di Verona e 20 nella Provincia di Verona (ad esclusione dell’Organizzazione di Gestione della Destinazione (Ogd) Lago di Garda Veneto. La stagione lirica su Verona (periodo 7 giugno – 7 settembre) si è chiusa in linea con il 2023 con un tasso di occupazione dell’81,3% contro l’82,7% del 2023. Nello specifico Verona Comune ha chiuso a 85,9% vs 86,7 del 2023, mentre Verona Provincia a 76,8 vs 78,9% del 2023. Le prenotazioni via piattaforme on-line e siti web sono aumentate dal 54,1% del 2023 al 56,6%, nell’area del Comune di Verona. Prevale invece il metodo off-line nel resto della provincia con un 46% sul totale delle prenotazioni.
Dai dati diffusi recentemente sulla stagione 2024 si evince inoltre che queste zone restano una delle mete preferite del mercato tedesco, ma sono sono in crescita promettenti mercati come Spagna e Francia, grazie anche alle iniziative di co-marketing avviate con l’Aeroporto Catullo e le principali compagnie aeree low cost.
Gli americani sono stati i più altospendenti su Verona: il ricavo medio per camera è stato di 254,4 euro contro il minimo degli italiani, 133,8 euro. In provincia sono stati gli inglesi a non lesinare sulla spesa giornaliera di soggiorno con 119,5 euro, mentre chi ha speso meno sono stati i cinesi con 89,1 euro.
LAGO DI GARDA VENETO. Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto riporta il sentiment degli operatori dell’area del Lago di Garda Veneto rispetto alla stagione che si va chiudendo, ribadendo come anche ottobre sarà foriero di soddisfazioni.
“Chiudiamo questo agosto – spiega De Beni – con le stesse percentuali del 2023 e anzi, con qualche punto in più, perciò possiamo ritenerci soddisfatti. Ora abbiamo di fronte settembre: in questa prima decade del mese ci attestiamo tra il 75% e l’80% di occupazione, dopodiché il mercato è ancora aperto, con una leggera flessione rispetto all’anno scorso, se guardiamo i dati ad oggi. Tuttavia molte prenotazioni avverranno sotto data, quindi solo nei prossimi 20 giorni vedremo realmente come andrà. Questo è un classico di settembre per la nostra destinazione, perciò siamo fiduciosi, specialmente sul rush finale, ovvero in corrispondenza della Festa dell’Uva di Bardolino e della Festa della Bandiera in Germania che cade il 3 ottobre. Per quanto riguarda le nazionalità presenti, gli inglesi ci stanno dando molta soddisfazione. C’è qualche punto in meno dal mercato tedesco, compensato però dal turista proveniente dall’Est Europa, in particolare dalla Polonia. Un mercato, quest’ultimo, che dovremmo esplorare più a fondo, magari partecipando a qualche fiera locale. La clientela di questo periodo è per la maggior parte quella più affezionata, che ama godersi il territorio e può permettersi di spendere qualcosa in più”.