Lago di Garda e città si confermano destinazioni molto gettonate, dopo un mese di luglio e di agosto a gonfie vele
Di Luca Fiorin
L’arrivo di settembre rafforza il buon andamento della stagione turistica estiva 2024. Ne sono convinti i rappresentanti degli albergatori della nostra provincia – scrive L’Arena – concordi nel ritenere che l’obiettivo di confermare gli ottimi risultati del 2023 è assolutamente raggiungibile.
Il lago di Garda veneto
«Finora la stagione è andata bene, nonostante a giugno ci sia stato un andamento meteorologico decisamente sfavorevole», spiega Ivan De Beni, il presidente di Federalberghi Garda Veneto. «Luglio è stato un buon mese, ad agosto il livello medio di occupazione è stato pari all’85-90% dei posti disponibili e per settembre abbiamo già in casa prenotazioni per il 75-80%», aggiunge.
De Beni ricorda che sul lago la stagione normalmente prosegue fino ad oltre la metà di ottobre. L’anno scorso si è chiusa il 20 ottobre. «Ci sono tutte le prospettive per ripetere l’ottimo andamento dello scorso anno», sottolinea. «Il Garda è una destinazione che rimane forte e che ha un mercato in movimento, per quanto riguarda gli stranieri», continua De Beni.
«Finora quest’anno abbiamo registrato un calo di qualche punto per quanto riguarda le presenze dei turisti tedeschi, però c’è in atto un aumento degli inglesi e bei segnali stanno arrivando dall’Est Europa, soprattutto da Polonia, Cecoslovacchia e Lituania», conclude.
Previsioni per la città
Anche in città si prevede un settembre positivo. Lo conferma Giulio Cavara, che è a capo dell’Associazione Albergatori aderente a Confcommercio. «Quello che sta iniziando dovrebbe essere per Verona un buon mese», dice. «Gli eventi in grado di attirare persone in città non mancano, anche se forse sarebbe stato auspicabile evitare di accavallare Marmomacc ed alcune date del concerto di Baglioni», precisa.
«Certo mi rendo conto che non è facile organizzare iniziative di questo genere facendo in modo che non ci siano sovrapposizioni, ma per noi sarebbe stato meglio», aggiunge. «In ogni caso la situazione si preannuncia buona, tanto che i numeri sono simili a quelli, ottimi, del 2023».
Secondo Cavara, luglio ed agosto sono andati bene ed anche quest’anno a fare la differenza è stata la stagione areniana. «Quando la lirica non c’è si vede la differenza di presenze; la stagione in Arena va sostenuta adeguatamente», conclude.
La situazione di Verona conferma il buon andamento del turismo a livello regionale. Rilevazioni effettuate da HBenchmark per Federalberghi evidenziano che in agosto c’è stato in Veneto un netto miglioramento della destinazione montagna, con un tasso di occupazione alberghiera dell’81% (+10,9%) rispetto ad agosto 2023. Lieve aumento per il mare, all’88%, +1,4%, i laghi, all’89%, +0,9%, e le terme, al 72%, +0,7%. Buono il posizionamento per le città al 69%, con un -5,5% che non va considerato negativo, perché sintomatico di un ritorno a una situazione di normalità sui livelli pre-Covid.
I prezzi medi sono risultati in leggera flessione sul 2023, per andare incontro ad una minore pressione della domanda. Anche a livello regionale si parla di un settembre incoraggiante, sostenuto dal bel tempo e da temperature ancora alte, soprattutto nei giorni precedenti la ripresa delle scuole, a conferma che si tratta di un mese da considerare pienamente estivo e vacanziero. In Veneto sono previsti dati in varie destinazioni addirittura migliori rispetto all’anno scorso, con i seguenti tassi di occupazione alberghiera: 55% il mare (+3,8), 46% la montagna (+10,3%), 66% i laghi (-0,5%), 56% le città d’arte (+7,9%), 61% le terme (+5,2%). Per il presidente di Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon, «i fatturati di settembre sono ormai superiori a quelli di maggio».
L’Arena, 1° agosto 2024, p. 9 – CLICCA SULL’IMMAGINE PER LEGGERE L’ARTICOLO
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