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FEDERALBERGHI GARDA VENETO “SALE” IN MONTAGNA: NASCE IL GRUPPO MONTE BALDINA DE BENI: “UN LAGO FORTE HA BISOGNO DI UNA MONTAGNA VIVA”
Federalberghi Garda Veneto ha presentato oggi il suo ampliamento. Con la nascita della “Federalberghi Montebaldina” dal Lago si inizia a guardare alla montagna per un turismo di qualità e più sostenibile.
Brentino Belluno, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo e Rivoli Veronese. Sono i quattro comuni che da oggi sono sotto l’ala di Federalberghi Garda Veneto. E’ infatti nato il Gruppo Albergatori e Imprese Turistiche “Monte Baldina”, una nuova realtà territoriale che alla valorizzazione dell’entroterra e delle aree montane del veronese.
Ed è stata presentata oggi, a Spiazzi, dove il Gruppo, la “Federalberghi Monte Baldina” avrà la sua sede fisica, alla presenza del Presidente Ivan De Beni, del direttore Mattia Boschelli, dei primi cittadini dei comuni coinvolti, di rappresentanti politici ed istituzionali, di operatori turistici.
Una folla di gente che ha salutato un punto di svolta fondamentale.
Il Lago di Garda, che potrebbe idealmente bastare a se stesso, si rivolge verso la montagna per creare un turismo diverso, “lento”, più di qualità. Che sappia mitigare il sovraffollamento della costa aprendosi ad un entroterra ricco di storia e di suggestioni.
L’iniziativa è frutto di una collaborazione concreta tra albergatori, operatori turistici e amministrazioni comunali, e risponde a una richiesta sempre più sentita di rappresentanza, tutela e valorizzazione del turismo dell’entroterra.
“Negli ultimi anni – ha dichiarato Ivan De Beni, Presidente di Federalberghi Garda Veneto – abbiamo visto crescere l’interesse dei turisti verso l’entroterra e la montagna, e con esso anche la nascita di tante strutture ricettive di diversa natura, spesso a gestione familiare.
Queste realtà si sono avvicinate a Federalberghi attratte dalle opportunità, dai servizi e dalle tutele che offriamo. Abbiamo scelto di aprire questa importante costola di Federalberghi, un luogo e un punto di riferimento per chi fa turismo nella fascia montebaldina. Qui ogni operatore potrà trovare supporto, consulenza e strumenti per migliorare la qualità dei propri servizi e delle proprie performance.”
“Saluto con gioia questa iniziativa di Federalberghi Garda Veneto che ha voluto puntare su questo nostro punto turistico noto ai più per il Santuario della Madonna della Corona”, ha detto il Sindaco di Caprino Veronese Giuseppe Armani. “Spiazzi in realtà rappresenta di più, è un borgo storico con innumerevoli attrattive. Da qualche tempo si è formato un gruppo di albergatori con la voglia di fare squadra e Federalberghi prima di altri lo ha colto e vi ha visto una possibilità di crescita in termini qualitativi”.
“Siamo convinti che questo progetto possa dare nuova linfa ad un’accoglienza che deve sempre migliorare e ampliarsi”, ha detto il Sindaco di Rivoli Veronese Giuliana Zocca. “Il nostro è un territorio molto ampio che ha tantissimo da raccontare e per accogliere bisogna essere pronti e preparati. Mi complimento con Federalberghi Garda Veneto per questa iniziativa e la collaborazione con le amministrazioni è forte e fondamentale. Da questo progetto arriveranno molti risultati e soddisfazioni”.
Obiettivi e struttura del nuovo gruppo
Secondo il regolamento costitutivo, Federalberghi Monte Baldina ha il compito di:
- rappresentare le imprese turistiche dell’area nei confronti delle istituzioni pubbliche e private;
- promuovere la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico del territorio montebaldino;
- offrire formazione e aggiornamento professionale agli operatori del settore;
- favorire la coesione tra le imprese turistiche locali, creando un clima di collaborazione e crescita condivisa;
- promuovere iniziative e progetti territoriali attraverso un fondo comune gestito in collaborazione con Federalberghi Garda Veneto.
Il gruppo, che non persegue fini di lucro ed è politicamente indipendente, sarà coordinato da un referente eletto tra i membri, con funzioni di raccordo operativo con il Consiglio Direttivo di FGV. La sua sede sarà ospitata all’interno dell’Hotel Speranza di Spiazzi grazie alla sua titolare Stefania Cussolotto.
Un progetto per un turismo più sostenibile e diffuso che ha ricevuto il placet anche di Federalberghi Veneto.
“Ci fa piacere apprendere che ci siano imprese turistiche che si vogliono aggregare per fare massa critica a supporto del loro business”, ha detto il Presidente di Federalberghi Veneto Schiavon. “Questa tendenza si è oltremodo amplificata nel post covid e soprattutto in un tessuto imprenditoriale come quello Veneto, dove la complessità organizzativa è un tema da affrontare a livello di filiera. In tal senso il sistema Confturismo Federalberghi Veneto, con le sue territoriali, è a disposizione degli imprenditori che condividano questo tipo di approccio”.
Con la nascita di Federalberghi Monte Baldina, gli albergatori del Garda confermano una visione di lungo periodo, consapevoli che la crescita del turismo passa anche attraverso la valorizzazione delle aree interne e montane, sempre più apprezzate per la loro autenticità, natura e accoglienza familiare.
“Questo progetto – ha aggiunto De Beni – è la dimostrazione che gli albergatori del Garda sanno guardare avanti. Sostenere l’entroterra significa rafforzare anche la costa: un lago forte ha bisogno di una montagna viva. La Monte Baldina sarà un laboratorio di buone pratiche, dove territorio, imprese e istituzioni lavorano insieme per un turismo di qualità e sostenibile.”
Erano presenti: Carla Giacomazzi, Sindaco di Ferrara di Monte Baldo, Giulia Aldrighetti, assessore al Turismo di Brentino Belluno, Alberto Mazzurana, consigliere Provincia di Verona, Filippo Rigo, consigliere regionale, Alberto Chincherini, imprenditore, Stefania Cussolotto, imprenditrice.

Nella foto da SX: Alberto Mazzurana, consigliere Provincia di Verona, Giuliana Zocca, Sindaco di Rivoli Veronese, Ivan De Beni, Presidente Federalberghi Garda Veneto, Giuseppe Armani, Sindaco di Caprino Veronese, Carla Giacomazzi, Sindaco di Ferrara di Monte Baldo, Stefania Cussolotto, imprenditrice e Filippo Rigo, consigliere regionale.
QUANDO L’OSPITALITA’ SALVA LA VITA FEDERALBERGHI GARDA VENETO LANCIA IL PROGETTO “SAVE A LIFE – UN CUORE SICURO SUL GARDA PER RENDERE LA SPONDA VENETA DEL LAGO TOTALMENTE CARDIOPROTETTA
Lunedì 15 settembre nella Sala Rossa della Provincia di Verona, Federalberghi Garda Veneto ha presentato la convenzione stipulata con Zoll ed Elmed Garda, produttori e distributori di defibrillatori, per dotare tutte le strutture ricettive del Lago di Garda di defibrillatori. Il progetto ha il patrocinio di Regione Veneto, Provincia di Verona, Comunità del Garda,ULSS 9 e Garda Unico.
Ogni anno in Italia 60mila persone vengono colpite da arresto cardiaco. Senza un intervento immediato le possibilità di sopravvivenza si riducono drasticamente. E’ partendo da questi numeri che Federalberghi Garda Veneto ha deciso di dare alla luce un progetto unico nel suo genere, il primo in assoluto presentato da un’associazione di categoria. L’unico in Italia che ha come obiettivo quello di rendere una destinazione turistica totalmente cardioprotetta. Si tratta di “Save a Life – Un cuore più sicuro sul Garda”, un’iniziativa presentata questa mattina alle 10.30 nella Sala Rossa della Provincia di Verona.
Erano presenti: il presidente della Provincia, Flavio Pasini, il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni, il direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli, la vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, la direttrice dell’ULSS9 Patrizia Benini, la senior sales territory manager public safety Italy di ZOLL Monica Pagani, il titolare di ELMED.GARDA Alvise Pimazzoni.
Il progetto, che punta a rendere la sponda veronese del Lago di Garda totalmente cardioprotetta entro l’inizio della stagione turistica del 2028, è frutto di una convenzione stipulata da Federalberghi con Zoll ed ELMED.GARDA, produttori e distributori di defibrillatori, che permetterà a tutti gli associati di dotare la propria struttura ricettiva di un macchinario salvavita.
«Con questa iniziativa – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni -abbiamo voluto dimostrare che ospitalità non significa soltanto qualità dell’accoglienza ma è anche tutela della salute e della sicurezza. Mettere un defibrillatore in ogni struttura ricettiva è un investimento sulla vita e sul futuro del nostro territorio. Federalberghi Garda Veneto non è soltanto un’associazione che si occupa di profitto, di interessi privati, ma lavora per la salute delle persone, della comunità. Con questo progetto ci mettiamo nella condizione di poter salvare delle vite”.
A raccontare durante la conferenza stampa la genesi dell’iniziativa, il direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli. “Questo progetto è nato a maggio 2020, quando iniziarono le prime aperture post Covid”, spiega Boschellli. “Tutti i corsi vennero trasformati in corsi a distanza, tranne il BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), dedicato alla rianimazione cardiopolmonare e all’uso del defibrillatore semiautomatico, che doveva essere fatto necessariamente in presenza. Il primo che organizzammo, con rigide misure di sicurezza, fu così l’occasione per riaprire la sede di Federalberghi dopo un periodo molto difficile e ci diede l’opportunità di capire quanto fossero cambiate in quegli ultimi mesi le esigenze delle aziende. Il bisogno di tutelare la salute e la sicurezza delle persone era al primo posto. A quei tempi alcuni albergatori avevano già scelto di dotarsi di defibrillatori, e il numero delle persone che partecipava ai nostri corsi era in crescita continua, e così pensammo di poter offrire come Federalberghi Garda Veneto una risposta più strutturata. Fino ad arrivare qui, a questo progetto che vede la luce oggi e che vorremmo si concludesse entro l’inizio della stagione turistica 2028, quando tutte le strutture ricettive del Garda veronese potranno essere dotate di un defibrillatore e della capacità effettiva di salvare delle vite”
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, i cinque patrocini ricevuti: Regione Veneto, ULSS 9, Provincia di Verona, Comunità del Garda e Garda Unico – testimonia la forza e il peso di questa iniziativa”
“Il Veneto è una terra di accoglienza e di turismo – ha detto la vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti- ma soprattutto è una comunità che ha a cuore la sicurezza e la salute delle persone. Il progetto “Save a Life. Un cuore sicuro sul Garda” va proprio in questa direzione: trasformare una delle destinazioni più importanti d’Europa in un luogo dove gli ospiti sono tutelati anche dal punto di vista del primo soccorso. Non parliamo solo di ospitalità di qualità, ma della capacità di salvare vite. La Regione Veneto sostiene con convinzione questo percorso perché significa investire in prevenzione, responsabilità sociale e tutela della vita, valori che devono guidare ogni politica pubblica e ogni scelta privata. Grazie a questa iniziativa, il nostro territorio diventa un modello nazionale ed europeo di collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità».
“Questo progetto riconosce l’importanza della prevenzione e della capacità di agire in emergenza diffondendo cultura e formazione, ed evidenzia il ruolo sempre più attivo che istituzioni e partner possono avere per migliorare la qualità di vita dei cittadini – afferma il Direttore Generale dell’ULSS 9 Scaligera, Dott.ssa Patrizia Benini– una collaborazione che l’Azienda non può che promuovere e sostenere, con l’auspicio si rafforzi nel tempo, sia in termini di Enti che aderiscono che di progetti realizzati”
“Save a life” ha preso le mosse dalla consapevolezza che l’arresto cardiaco è una delle principali cause di morte in Italia e nel mondo: ogni anno, circa 60.000 persone vengono colpite da arresto cardiaco nel nostro Paese. L’evento si manifesta all’improvviso, senza preavviso, e senza un intervento immediato può portare al decesso in pochi minuti.
I dati parlano chiaro:
- per ogni minuto che passa senza rianimazione cardiopolmonare (RCP), la possibilità di sopravvivenza cala del 10%;
- se si attende soltanto l’arrivo dei soccorsi, la probabilità di sopravvivenza scende a circa 5%;
- al contrario, l’intervento tempestivo con RCP e defibrillatore (DAE) entro 3-5 minuti dal collasso può far salire la sopravvivenza fino al 70%;
- studi internazionali hanno dimostrato che l’utilizzo immediato di un DAE può aumentare la sopravvivenza dal 5% al 24%, quasi cinque volte in più rispetto al non intervenire.
Per questo, nelle strutture aderenti verranno installati i defibrillatori di ultima generazione prodotti da Zoll. La particolarità di questi dispositivi, che li rende perfetti alla luce del progetto, è che sono stati progettati per essere utilizzati da chiunque. Anche da persone senza alcuna competenza medica.
- istruiscono passo dopo passo il soccorritore con messaggi vocali e visivi chiari;
- forniscono feedback in tempo reale su profondità e frequenza delle compressioni toraciche, indicando se occorre “comprimere più forte” o se le compressioni sono “adeguate”;
- sono dotati di elettrodi universali e di modalità pediatrica, così da poter essere usati sia su adulti sia su bambini;
- permettono di verificare il ritmo cardiaco ed erogare una scarica salvavita in appena 5 secondi, riducendo al minimo le interruzioni della RCP.
In questo modo, anche un ospite o un dipendente non esperto può trasformarsi in un soccorritore efficace, aumentando le probabilità di salvezza per la vittima di arresto cardiaco improvviso.
“Negli ultimi anni – ha spiegato Monica Pagani, Senior Sales Territory Manager Public Safety Italy di ZOLL– la cardioprotezione si sta affermando come standard non solo in strutture sanitarie, ma anche in luoghi pubblici, scuole, aziende e impianti sportivi. L’estensione alle strutture ricettive è il passo naturale per consolidare questa prassi e garantire sicurezza a ospiti e lavoratori. I defibrillatori di cui stiamo parlando sono perfetti per il progetto di Federalberghi perché sono stati progettati per essere utilizzati in modo semplice e intuitivo. Guidano passo dopo passo chi interviene rendendolo così possibile anche per chi non ha alcuna competenza medica”
Alvise Pimazzoni, titolare ELMED.GARDA ha aggiunto: “Il progetto Save a Life rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni e operatori turistici possa tradursi in un beneficio reale per la comunità. Rendere i luoghi turistici più sicuri significa non solo tutelare gli ospiti, ma anche qualificare il territorio a vantaggio di chi lo vive e ci lavora ogni giorno. Come azienda impegnata da anni nella diffusione dei defibrillatori, siamo orgogliosi di contribuire a un’iniziativa che mette la salvaguardia della vita al primo posto”.
Per gli associati di Federalberghi Garda Veneto sarà così possibile lato dotarsi di un defibrillatore a prezzo agevolato e inoltre, grazie al coinvolgimento dell’Ente Bilaterale del turismo gardesano, godere di un contributo economico per ogni macchinario acquistato.
Anche il nome bilingue scelto per il progetto (“Save a Life – Un cuore sicuro sul Garda”) ha un significato preciso: sottolinea infatti la sua doppia vocazione, da un lato rivolgersi ai turisti internazionali che ogni anno scelgono il lago di Garda come meta delle proprie vacanze, dall’altro garantire la sicurezza e la salute di chi lavora negli hotel e di chi vive quotidianamente il territorio.
Per rafforzare il senso di appartenenza e riconoscibilità, il logo del progetto sarà collegato ad un link e messo a disposizione di tutte le strutture aderenti. Il logo rimanderà a una pagina informativa in cui saranno raccolte indicazioni pratiche sull’utilizzo dei defibrillatori, sull’importanza della rianimazione cardiopolmonare e sul valore di avere questi dispositivi sempre disponibili e pronti all’uso.

Nella foto da SX: il direttore Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli, il Direttore Generale Azienda ULSS9 Scaligera Patrizia Benini, il Presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini, la vice Presidente Regione Veneto Elisa De Berti, il Presidente Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni, il Presidente dell’Associazione Albergatori Garda e Costermano Luigi Zermini.
FEDERALBERGHI VENETO E TELEPASS, INSIEME PER LA MOBILITÀ DEI TURISTI: NELLE STRUTTURE RICETTIVE ARRIVA IL DISPOSITIVO “GRAB&GO”
Il Veneto primo laboratorio di un progetto pilota per semplificare gli spostamenti dei turisti italiani e stranieri.
Verona, 5 settembre 2025 – Parte dal Veneto la collaborazione tra Telepass, leader italiano nei servizi di mobilità integrata e nel telepedaggio, e Federalberghi Veneto, principale associazione di categoria dell’hotellerie regionale, che rappresenta circa 2.500 strutture ricettive attraverso 16 associazioni territoriali. L’accordo quadro siglato oggi consente alle strutture ricettive venete di offrire ai propri ospiti, italiani e stranieri, Telepass Grab&Go, il nuovo dispositivo on demand destinato a innovare la fruizione del telepedaggio e della mobilità per offrire ai turisti un’esperienza più semplice, innovativa e sostenibile.
Il Veneto, che nel 2024 ha registrato oltre 21 milioni di arrivi (+3,3%) e 73 milioni di presenze (+2,2%), con una crescita marcata della componente estera (+5,9% arrivi, +4% presenze), in particolare dei turisti tedeschi, si conferma così terreno d’avanguardia per soluzioni capaci di migliorare la competitività del comparto turistico e la qualità dell’accoglienza.
Telepass Grab&Go è pensato per chi viaggia occasionalmente, con una formula pay-per-use: si può acquistare a scaffale e non ha costi fissi di abbonamento. Oltre al telepedaggio su tutta la rete autostradale italiana, il dispositivo permette di utilizzare i principali servizi Telepass.
Per i viaggiatori significa un’esperienza senza interruzioni: accesso più semplice alla rete autostradale, minori attese ai caselli, pagamenti certi e integrazione con servizi di mobilità volti a decongestionare il traffico nelle città, come i parcheggi convenzionati e le strisce blu, o le vignette elettroniche per viaggiare in Austria, Svizzera, Repubblica Ceca e Slovacchia. I benefici sono concreti: l’Università Ca’ Foscari Venezia ha stimato che nel 2024 la tecnologia Telepass, grazie alla riduzione degli stop-and-go ai caselli, ha evitato l’emissione di 71 mila tonnellate di CO₂ e ha permesso un risparmio pari a oltre 59 mila giorni di attese al casello e più di 8 milioni di euro di carburante.
Il protocollo d’intesa prevede la collaborazione tra Federalberghi Veneto e Telepass per la promozione e la distribuzione del dispositivo Telepass Grab&Go, presso le strutture ricettive che su base volontaria aderiranno all’iniziativa. Il progetto, avviato in modo sperimentale in Veneto per la rilevanza che il settore turistico di matrice estera riveste per la regione, si inserisce in una visione condivisa dalle due realtà volta a migliorare l’esperienza del turista e a promuovere soluzioni di mobilità sempre più innovative e rispettose dell’ambiente.
“Questo accordo dimostra come Federalberghi Veneto sappia essere uno dei protagonisti principali dell’innovazione e della sostenibilità del settore turistico nella nostra regione” spiega il Delegato di Federalberghi Veneto Ivan De Beni “Anche grazie al nostro impegno, il Veneto non solo conferma la sua leadership in Italia nel settore turistico, ma diventa il primo territorio a livello nazionale ad offrire direttamente negli alberghi un servizio che renderà le strade più sicure, sostenibili e accessibili. In vista delle Olimpiadi invernali, un appuntamento che porterà il mondo intero a guardare alla nostra regione, siamo orgogliosi di essere protagonisti di un cambiamento che mette al centro i turisti, le imprese e il futuro del territorio.”
“L’accordo con Federalberghi Veneto ci consente di portare Grab&Go direttamente nelle strutture ricettive, cioè nel luogo in cui i viaggiatori occasionali trovano più valore. Il Veneto – che con i suoi numeri record è il contesto naturale per lanciare un progetto destinato ai viaggiatori occasionali, in particolare stranieri – è il punto di partenza di una sperimentazione che semplifica gli spostamenti dei turisti stranieri grazie a una soluzione pay-per-use con benefici concreti per la mobilità e per l’ambiente. L’ambizione è di essere capillari nelle strutture ricettive del Veneto, dando la possibilità al turista di acquistare il Grab&Go ovunque loro si trovino e, in divenire, estendere progressivamente questo modello su scala nazionale” dichiara Francesco Cenci, Chief International Tolling e Institutional Affairs di Telepass.

Nella foto, da sinistra: Francesco Cenci, Chief International Tolling e Institutional Affairs di Telepass; Elisa De Berti, Vicepresidente Regione del Veneto con delega a Infrastrutture e Trasporti e il nostro Presidente Ivan De Beni.
LA SPONDA VENETA DEL GARDA GENERA UNA RICCHEZZA DI 2,7 MILIARDI DI EURO SEI COMUNI NELLA CLASSIFICA DEI PRIMI 100 E TRE NELLA TOP 20 E IN DIECI ANNI 40% DI TURISTI IN PIU’ DE BENI, FEDERALBERGHI: “NUMERI CHE IMPONGONO UNA RIFLESSIONE, INVESTIAMO IN QUALITA’”
Lo studio condotto da Sociometrica e dedicato a “La ricchezza dei Comuni turistici 2025” ha calcolato il peso turistico dei comuni del Garda. La sponda veronese vale 2,7 miliardi di euro. Sei Comuni nei primi cento. Lazise, Bardolino e Malcesine entrano anche nella top 20 dei Comuni che generano più ricchezza pro capite.
I Comuni della sponda veronese del Lago di Garda generano una ricchezza di 2,7 miliardi di euro. E ce ne sono addirittura sei nella classifica dei cento (su un totale di 1000 presi in considerazione) per “valore turistico aggiunto”. A svettare è Lazise che con il suo tredicesimo posto supera Verona che si posiziona al quindicesimo. Seguono Peschiera del Garda e Bardolino, al ventitreesimo e ventiquattresimo posto. Malcesine, numero 57. Poi Castelnuovo del Garda, al numero 87. E infine Garda, al 99esimo posto.
Sono i dati che emergono dallo studio “La ricchezza dei comuni turistici 2025” di Sociometrica, che mette sotto i riflettori il sorprendente peso economico del turismo sul lago di Garda. Studio che elabora anche il valore pro capite generato dal turismo nei singoli comuni (non quindi il valore assoluto ma il valore calcolato in rapporto al numero dei residenti).
Anche qui c’è tanto Garda. Lazise, con circa 130 mila euro pro capite, è al sesto posto della classifica. Entrano poi Bardolino e Malcesine, rispettivamente al diciottesimo e ventesimo posto.
A guidare la classifica è sempre il Lago, questa volta la sponda bresciana, con Limone del Garda che genererebbe un guadagno pro capite di 241mila euro.
“Lo studio di Sociometrica – spiega il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni- è molto importante in quanto emergono due aspetti fondamentali. Il primo è il cosiddetto “valore aggiunto”, cioè l’indotto che il turismo produce sul territorio. Il fatto che sei Comuni siano entrati nella classifica e che sommando il loro valore si arrivi ad un totale di 2 miliardi e 700 milioni di euro l’anno racconta il peso straordinario del nostro turismo. Ed è un valore aggiunto che non riguarda gli albergatori o solo chi si occupa di turismo. E’ un valore aggiunto per tutti. Per chi lavora, per chi vive, per chi gode di infrastrutture, servizi, del prodotto della tassa di soggiorno, di investimenti in qualità della vita”
Ma l’indagine di Sociometrica mette in luce un altro dato importante. E sorprendente.
Negli ultimi dieci anni ci sono Comuni che hanno registrato un aumento delle presenze turistiche esponenziale. Da record Peschiera del Garda (+38,4%) e Bardolino (+36,3%), che negli ultimi dieci anni hanno registrato un quasi più 40 per cento. Un dato su cui riflettere, soprattutto in un’estate in cui tanto s’è detto di una presunta crisi del turismo.
“Questo studio e questi dati ci portano a fare due considerazioni”, spiega De Beni. “Intanto che la nostra destinazione è una destinazione importante a livello turistico e che tiene bene negli anni, anzi, che negli anni ha avuto una crescita esponenziale di cui ha beneficiato tutto il territorio, non solo chi produce i fatturati. La seconda cosa sulla quale dobbiamo riflettere è se valga la pena ancora di spingere per aumentare le presenze turistiche”.
Se le presenze aumentassero sicuramente si griderebbe -come s’è fatto in momenti di sovraffollamento – all’overtourism.
Quindi forse il focus va spostato dai numeri alla qualità.
“In questo momento -conclude De Beni- il turismo è ad un livello sostenibile per il territorio. Viene da chiedersi se non sia il caso di fermarsi a queste cifre e gestire a livello qualitativo le presenze importanti che abbiamo raggiunto”.
ZEITLER, 30ENNE DI LAZISE, ALLA VICE PRESIDENZA DEI GIOVANI ALBERGATORI “IL MIO IMPEGNO PER TRASMETTERE LA PASSIONE PER L’OSPITALITA’ GRAZIE AI “MIEI” CHE MI HANNO SPINTO”
Francesco Zeitler, 30 anni, di Lazise, già presidente del Comitato Regionale Giovani Albergatori Federalberghi Veneto, è stato eletto alla vice presidenza nazionale.
Zeitler rimarrà all’interno del Comitato, di cui ha assunto la guida Letizia Boscariol, di Bibione, con la carica di Presidente Onorario.
“La mia nomina parte da qui, dalle sponde del Garda”, spiega Zeitler. “Il momento in cui ho pensato di poter cambiare qualcosa è stato quando mi sono accorto che qui c’era ancora una mentalità vecchia. Un giorno ho sentito la frase “noi siamo il Lago di Garda, gli ospiti verranno sempre’. A quel punto ho detto no e da lì è iniziato il mio impegno”.
Da lì l’esperienza nel Comitato Giovani Albergatori di Federalberghi Garda Veneto da cui tutto ha avuto inizio.
E’ seguita la rappresentanza della Regione a livello nazionale. E ora il salto.
“Questa nomina porta con sé una serie di obiettivi. Il più importante riguarda la formazione. Dobbiamo trasmettere ai giovani la passione per il settore dell’ospitalità, soprattutto adesso che viviamo in un mondo che va troppo veloce. Il settore alberghiero non funziona così, non porta soddisfazioni facili. Bisogna essere lungimirante, le soddisfazioni arrivano solo se si è capaci di fare un investimento a lungo termine”, spiega Zeitler.
E poi i ringraziamenti.
“Dobbiamo ringraziare i senior che hanno immaginato il futuro e hanno investito pensando a noi. Ora siamo noi dobbiamo avere la stessa visione. Dobbiamo creare nuove leve pronte a sostituirci”.
“Vorrei ringraziare Fabio Raimondo (Presidente Nazionale Giovani Albergatori Federalberghi) per la fiducia e poi i “Miei”, quelli che mi hanno spinto, il Presidente Ivan De Beni e il Direttore Mattia Boschelli”.
FEDERALBERGHI, UN ACCORDO PER RENDERE IL TURISMO GREEN ARRIVA L’APP CHE MONITORA L’IMPATTO AMBIENTALE DEGLI HOTEL OTTO MINUTI AL GIORNO PER PUNTARE SULLA SOSTENIBILITÀ
Federalberghi Garda Veneto e Garda Green hanno dato vita ad un progetto indirizzato ad una gestione sempre più sostenibile del turismo. Per gli hotel e le strutture ricettive associate sarà possibile dotarsi di un’app capace di misurare parametri chiave come emissioni di CO2, consumi energetici e idrici, gestione rifiuti. Il progetto presentato ieri al Palace Hotel San Pietro di Bardolino.
Un’app capace di misurare parametri chiave come emissioni di CO2, consumi energetici e idrici, gestione rifiuti. E’ il cuore di PUNTO ZERO, un progetto voluto e realizzato da Federalberghi Garda Veneto, insieme a Garda Green Club, e che consentirà agli hotel che lo vorranno di ottenere uno screening del proprio livello di impatto ambientale, passo necessario per arrivare ad una gestione sempre più sostenibile delle attività turistiche.
Il progetto è stato presentato nella giornata di ieri, venerdì 18 luglio, al Palace Hotel San Pietro di Bardolino.
A testimoniare la volontà delle amministrazioni di fare la loro parte in quest’era di transizione, molti amministratori del territorio tra cui il Sindaco di Bardolino Daniele Bertasi.
“Da oggi le nostre aziende avranno la possibilità di avere una fotografia del loro impatto ambientale grazie ad una realtà importante e ormai consolidata come Garda Green Club”, spiega Mattia Boschelli, Direttore di Federalberghi Garda Veneto. “Siamo felici di poterle supportare in un passaggio ormai dovuto. La sostenibilità è ora fondamentale, per l’Europa, per i clienti che scelgono più volentieri mete sostenibili, per i dipendenti che vogliono lavorare in aziende sostenibili, per il mercato. Ma anche gli istituti di credito che premiano le aziende che sulla sostenibilità investono. E’ un collo di bottiglia e da lì dobbiamo assolutamente passare”.
Ma cos’è in concreto PUNTO ZERO?
A spiegarlo è Davide Fumaneri, Direttore di Garda Green Club, un marchio di sostenibilità che possono ottenere gli hotel, i campeggi e i ristoranti del territorio gardesano che sottoscrivono un disciplinare e rispettano i parametri previsti da un preciso documento tecnico.
Il Garda green club è una rete di imprese formalmente costituita che non ha scopo di lucro e come unico obiettivo quello di rendere possibile la sfida della sostenibilità alle aziende sottoscrittrici.
“Punto Zero è la soluzione più semplice che una struttura ricettiva del Lago di Garda può utilizzare – spiega Davide Fumaneri, Direttore Garda Green Club – per avere un’idea precisa del suo livello di impatto ambientale e del suo livello economico-finanziario legato alla sostenibilità culturale, sociale ed economica”.
Si tratta di avviare un processo di raccolta dati fondamentali per la singola struttura e per l’intero territorio.
Otto minuti, ha calcolato Fumaneri, sono quelli che una struttura recettiva dovrebbe “investire” ogni giorno, utilizzando l’app, per poter tenere traccia del proprio impatto ambientale.
Un tempo minimo, un traguardo non più rinviabile.
Una volta che una struttura alberghiera sa quanto impatta cosa può correggere il tiro, dati alla mano.
“Può decidere di intervenire -spiega Fumaneri- su una serie di aspetti che possiamo riassumere in alcuni principali tematiche: rifiuti, acqua, approvvigionamento energetico, efficienza energetica, trasporti e mobilità”.
E se è impensabile un azzeramento dell’impatto ambientale, si parla allora di “compensazione”.
“Compensare vuol dire stimare quello che non riesco a ridurre e poi agire sul mercato per andare a mitigare questo processo”, spiega Fumaneri. “Ad esempio investendo nella rinforestazione dei boschi, investendo in operazioni che possono assorbire carbonio, anche quello che le aziende stesse hanno emesso. Ovviamente non direttamente sul territorio dove operano, ma in un’area limitrofa, in maniera tale che il processo sia virtuoso.
Quindi se da una parte emetto, dall’altra parte posso finanziare le realtà che assorbono queste emissioni”.
E non si tratta più di una scelta. E’ una via, quella della sostenibilità, che deve essere percorsa. E non solo perché lo dice l’Europa.
A spiegarne il valore, durante l’incontro, Beatrice Scappini, consulente di sostenibilità e titolare di un’azienda che di questo si occupa da anni.
“La sostenibilità è un percorso voluto dall’alto -spiega Scappini- ma anche richiesto dalle banche e dal mercato, dai tour operator e dai clienti, i consumatori finali. Sul Lago di Garda è fondamentale perché il punto di attrazione è il territorio e se il territorio non viene tutelato non esiste una possibilità di fatturato futuro”.
“Un progetto come quello presentato oggi va nella direzione giusta perché si parla di sostenibilità ma anche di innovazione”, spiega Scappini. “Si riduce l’impatto rimanendo una meta turistica competitiva a livello mondiale. Non è una cosa da tutti. Credo che questa iniziativa sia fondamentale per l’ambiente e per la continuità dei business”.
A testimoniare l’importanza del progetto Gianluca Ginepro, Direttore Garda Unico, che ha voluto sottolineare come la sostenibilità sia oggi un importante fattore per la promozione del territorio.
Sono i turisti che vogliono e che chiedono mete sostenibili.
Ad elencare poi i dettagli più tecnici del progetto, Carlo Uccelli, Membro Commissione Tecnica Garda Green Club.
A spiegare come il mondo delle Banche sostenga le imprese più sostenibili, grazie anche alle normative premiali europee, il Direttore di Filiale BCC Veneta Alex Bazzoli.
Punto Zero parte ufficialmente oggi.
La speranza è che le strutture recettive collaborino in modo da rendere possibile una prima importante raccolta di dati, e quindi un primo bilancio, per la fine del 2025.
Sarebbe fondamentale, dal lato delle aziende, per poter pianificare gli interventi per la prossima stagione dal punto di vista operativo ed economico finanziario, e dal lato ambientale per iniziare il 2026 con una significativa riduzione dell’impatto ambientale delle singole strutture.
Al termine dell’incontro è stato offerto un aperitivo. Le eccedenze alimentari sono andate, come da recente accordo, alla Caritas Interparrochiale Garda Verona.
“Punto Zero – ha concluso il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni- è solo uno dei tantissimi progetti che abbiamo messo in piedi per tutelare il territorio e per preservare l’ambiente. Mi auguro che non si parli più degli albergatori come di una categoria che sfrutta il territorio senza dare niente in cambio. Noi siamo qui, accogliamo i turisti, diamo loro da mangiare e da dormire, e avendo coscienza di quello che può essere l’impatto ambientale, possiamo anche controllarlo. Ed è in questa direzione che stiamo lavorando”.
Per maggiori informazioni su Garda Green: www.gardagreen.org
Sicurezza sulla Strada Gardesana: Federalberghi Garda Veneto scrive ai Sindaci per dire sì a un’azione condivisa
A seguito degli ultimi tragici episodi avvenuti lungo la Strada Regionale 249, nota come la Gardesana, che hanno colpito duramente le comunità locali in tutta la zona della Riviera degli Olivi, Federalberghi Garda Veneto esprime la propria disponibilità a collaborare attivamente con i Sindaci dei Comuni del Lago di Garda veronese e del suo entroterra per affrontare con urgenza il tema della sicurezza lungo questa direttrice.
L’associazione di categoria, che rappresenta oltre 430 strutture turistico-ricettive distribuite su una ventina di Comuni gardesani, ha inviato una lettera a tutti i primi cittadini della zona per esprimere la propria vicinanza e solidarietà e la disponibilità a partecipare a un tavolo di lavoro congiunto, insieme alle amministrazioni comunali, alla Regione, alle forze dell’ordine e agli enti competenti, finalizzato a individuare interventi concreti e condivisi per aumentare la sicurezza stradale.
«Siamo convinti – dichiara il Presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni – che la sicurezza lungo la Gardesana sia una priorità non più rinviabile. Si tratta della tutela dei residenti e di quella dei tanti ospiti che scelgono il nostro Lago come meta turistica, contribuendo in modo determinante alla sua economia. È giusto quindi che anche la nostra categoria, da sempre attenta al territorio, si faccia parte attiva in questo percorso».
Federalberghi Garda Veneto è costantemente impegnata da anni ad alleggerire il traffico veicolare attraverso iniziative mirate, contribuendo a costruire un modello di mobilità più sostenibile e sicuro. Ne sono esempio la collaborazione con ATV – Azienda Trasporti Verona, per potenziare e promuovere l’uso del trasporto pubblico locale da parte dei turisti e per operazioni co-finanziate come Opera Bus Service, la navetta dedicata che collega il Lago di Garda con l’Arena di Verona e ritorno durante tutta la stagione lirica, consentendo di godersi gli spettacoli senza toccare l’auto.
E poi il portale Bike & Trekking Lago di Garda Veneto, con 65percorsi di 13comuni ideato per incentivare la mobilità lenta, valorizzando percorsi cicloturistici e pedonali che permettano di vivere il territorio in modo responsabile, senza ulteriore pressione veicolare sulle strade.
«Crediamo che investire nella mobilità alternativa e nel trasporto pubblico – conclude De Beni – sia un tassello fondamentale per la qualità dell’esperienza turistica e per la sicurezza di chi ogni giorno percorre la Gardesana. Per questo siamo pronti a fare la nostra parte, insieme ai Sindaci e a tutte le istituzioni competenti, con spirito di servizio verso le nostre comunità e il nostro Lago».
Federalberghi e Caritas Interparrocchiale Garda-Verona: insieme per aiutare
Al l via il nuovo progetto “Condividi il Buono” per recuperare le eccedenze alimentari del turismo e donarle a chi ha più bisogno, che vive e lavora nel Garda Veneto.
Lo spreco alimentare in Italia vale oltre 13 miliardi di euro all’anno. Grazie a questa nuovo canale, le imprese ricettive associate a Federalberghi Garda Veneto potranno contribuire attivamente e in modo continuativo ad un modello di economia circolare e responsabile, portando all’Emporio “12 Ceste” (con sede a Garda, nel cortile della parrocchia) le eccedenze e le rimanenze alimentari oppure semplicemente donare cibo.
Gesti da poter compiere in vista della chiusura dell’attività ricettiva per i mesi invernali ma anche a stagione turistica in corso, con la consegna presso l’Emporio o un ritiro da concordare per modeste quantità.
L’iniziativa punta così a trasformare lo spreco alimentare in una concreta occasione di sostegno a tutte le famiglie a basso reddito sul territorio e nel raggio d’azione dei Comuni di Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Costermano sul Garda e San Zeno di Montagna.
«La nostra categoria continua il proprio impegno, che ritorna al territorio e quindi a tutti noi oltre a rafforzare la reputazione come destinazione turistica etica e più sostenibile. – commenta Mattia Boschelli, direttore di Federalberghi Garda Veneto –. Sono inoltre molto contento perché dal prossimo ottobre ci sarà anche la possibilità di donare arredi ed elettrodomestici da parte delle strutture che hanno deciso di rinnovarsi».
Entusiasta don Pierpaolo Battistoli, presidente di Caritas Interparrocchiale Garda-Verona: «La Carità, chiunque sia a farla, è qualcosa che fa stare bene tutti: non solo chi la riceve, ma anche chi la fa. La Carità vera non è quella che facciamo per metterci in mostra però, bensì quella che è generata dal darsi da fare ogni giorno per il bene del prossimo. Siamo grati agli albergatori che decideranno di mettersi in gioco e aiutarci: così si costruisce una comunità più solidale, capace di affrontare insieme anche le nuove povertà».
Gli obiettivi e i benefici che si vogliono raggiungere con il progetto sono molteplici:
- Economici: trasformare le eccedenze alimentari in risorsa, con vantaggi diretti anche per le imprese in termini di riduzione dei costi di smaltimento e accesso ai benefici previsti dalla Legge Gadda (L. 166/2016).
- Sociali: dare sostegno concreto a famiglie e singoli in difficoltà sul territorio gardesano, migliorando la qualità della loro vita e rafforzando il tessuto sociale.
- Ambientali: ridurre i costi e gli impatti dello smaltimento dei rifiuti, abbattendo le emissioni di CO2 e risparmiando risorse preziose.
Inoltre, per riconoscere l’impegno degli imprenditori turistici, in occasione dell’Assemblea Generale dei Soci, a cadenza annuale, verrà nuovamente conferito il Premio Impegno Sociale all’impresa turistica associata che si è distinta maggiormente per spirito solidale e responsabilità ambientale, consegnato assieme a Caritas.
Aggiunge Luigi Zermini, volontario attivo Caritas e presidente dell’Associazione Albergatori di Garda e Costermano sul Garda: «Gli imprenditori turistici del nostro Lago hanno sempre fatto tanto, spesso lontano dai riflettori. Con questo progetto vogliamo dare maggiore continuità e struttura a questo impegno verso la nostra comunità».
Nella foto, da sinistra: don Pierpaolo Battistoli, presidente di Caritas Interparrocchiale Garda-Verona; il nostro direttore Mattia Boschelli e Luigi Zermini, presidente dell'Associazione Albergatori Garda e Costermano sul Garda e attivo volontario Caritas.
Orari Emporio 12 Ceste
Lunedì 8 :30-11 :00
Mercoledì 14 :30-17 :30
Venerdì 14 :30-17 :30
Mese di agosto aperti fino al giorno 6 e poi riapertura a settembre.
Contatti Caritas Interparrocchiale Garda-Verona
Tel. 345 4268687
Mail: ascoltocaritas@parrocchiagarda.com
Per eventuali erogazioni liberali
IBAN IT24 Z083 1559 4600 0000 0230 724
IL VINO DEI SALESIANI E DEI RAGAZZI CANTINIERI FEDERALBERGHI GARDA VENETO STRINGE UN ACCORDO CON L’ISTITUTO TUSINI LA SCUOLA VITIVINICOLA PIU’ INNOVATIVA D’ITALIA DE BENI: E’ IL NOSTRO INVESTIMENTO SUL FUTURO
Federalberghi Garda Veneto ha siglato un accordo con l’Istituto professionale Salesiano Tusini di Bardolino per facilitare l’ingresso nelle aziende del territorio degli studenti iscritti all’ innovativo corso vitivinicolo della scuola. Federalberghi promuoverà anche le quattro etichette realizzate nell’Azienda Agricola che i Salesiani hanno aperto perché i ragazzi potessero esercitarsi sul campo.
Da una parte c’è una scuola, unica in Italia, completamente dedicata al mondo vino e che forma i ragazzi alla professione di cantiniere. E’ l’Istituto Professionale Salesiano Tusini di Bardolino, una scuola che il vino addirittura lo produce: quattro etichette giudicate di tutto rispetto da esperti del settore.
Dall’altra parte c’è Federalberghi Garda Veneto, che con questa scuola ha deciso di stringere un accordo per non lasciarsi scappare gli studenti una volta giunti al termine del loro percorso di formazione. E che quei vini ha deciso di promuoverli.
La partnership è stata presentata all’Istituto Tusini di Bardolino nella mattinata di ieri, martedì 17 giugno.
Ad aprire l’incontro, e a testimoniare la vicinanza e la soddisfazione dell’amministrazione comunale per un lavoro di squadra che avrà sicure ricadute positive sul territorio, il Sindaco di Bardolino Daniele Bertasi.
“Sono due i motivi che ci hanno portati a stringere questo accordo”, spiega il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni – “Il primo è che con i Tusini chiudiamo un cerchio, quello dei tanti istituti con i quali già da anni collaboriamo per avvicinare i giovani alle aziende del nostro territorio. Parliamo tanto di nuove generazioni, di inserirle all’interno del comparto turistico, ma il rischio è che restino solo parole. Queste convenzioni sono il nostro investimento sul futuro. Il secondo motivo è collegato all’enogastronomia, perché il turismo sul Lago non è solo legato alla balneazione ma è sempre di più far conoscere i nostri prodotti. Il fatto che l’Istituto abbia addirittura una propria produzione di vini, e che metta i ragazzi nelle condizioni di vivere il mondo del vino completamente, ci spinge a voler promuovere queste quattro nuove etichette e tutto il lavoro che c’è dietro”.
Le quattro etichette vengono prodotte dall’ Azienda Agricola Tenute Giuliari Don Bosco nata pochi anni fa proprio per dare un posto dove lavorare ai ragazzi e per valorizzare i terreni donati ai Salesiani dalla Contessa Elena Giuliari.
I ragazzi non producono tecnicamente il vino, che viene prodotto da professionisti, ma assistono e prendono contatto con la parte produttiva che ovviamente è fondamentale ai fini della formazione. Partecipano alla potatura, trattamento e vendemmia, collaborano alla conduzione dei macchinari, al controllo delle fasi di vinificazione e a tutte quelle di gestione della cantina.
La commercializzazione delle quattro etichette andrà a sostenere tutte le attività realizzate dai Salesiani, in ambito non solo di formazione professionale, come ha spiegato durante l’incontro Matteo Bortoletto, il Direttore laico della Casa Salesiana di Bardolino.
Etichette scoperte pochi anni fa dal giornalista, scrittore ed esperto di vino Angelo Peretti che le propose ad una platea di giornalisti internazionali in una degustazione alla cieca. Riscossero un incredibile successo.
“Quello che ho in mano è uno dei vini realizzati da questa grande avventura salesiana nel mondo del vino”, spiega Angelo Peretti. “E’ un 100% Corvina, che è il vitigno tipico della provincia veronese, e devo dire che è un grandissimo vino territoriale, è assolutamente quello che mi aspetto da una Corvina veronese della cerchia morenica più esterna, quella più verso il Monte Baldo. A queste note meravigliose di sale che deriva dalle Dolomiti, dai blocchi portati giù dai ghiacciai durante le glaciazioni, dal clima mediterraneo, e da queste prerogative della Corvina veronese, piccoli frutti, arancia sanguinella, mandarino. E’ un vino bellissimo da usare sia d’inverno sulle carni sia d’estate sul pesce di lago. Chi lo produce sta facendo un ottimo lavoro e se tanto mi da tanto questi ragazzi quando entreranno nelle cantine porteranno un grandissimo valore aggiunto alle aziende in cui andranno a lavorare”.
Oggi sono 220 gli studenti iscritti al percorso vitivinicolo, una sessantina tra il primo e il terzo anno. Una decina ha deciso di specializzarsi ulteriormente proseguendo con il quarto.
Una scuola, si diceva, innovativa e unica in Italia.
“Il nostro corso – spiega Michele Gandini, Direttore della Scuola di Formazione Professionale Tusini di Bardolino- parte dalla vigna e riguarda quindi l’agronomica, l’attività in cantina, la formazione dei ragazzi alla professione del cantiniere, ma poi prosegue anche con un quarto anno che si concentra sull’analisi e degustazione dei vini, sull’ accoglienza in cantina”.
“L’accordo con Federalberghi -prosegue Gandini- è molto importante per noi perché significa vicinanza delle aziende, del territorio. Un aiuto concreto per portare avanti questo percorso di formazione. I ragazzi, una volta usciti da qui, potrebbero andare a lavorare nelle piccole, medie e grandi cantine perché le competenze che forniamo sono trasversali”.
Presenti all’incontro anche il Presidente dell’Associazione De Gustibus di Bardolino, Massimo Pietralunga, che riunisce bar e ristoranti di Bardolino e che ha testimoniato l’intenzione di veicolare il lavoro vitivinicolo dei Salesiani, e Corinna Gianesini, sommelier e rappresentante veneta dell’Associazione Donne del Vino. Associazione che porta avanti un progetto per l’inserimento del vino all’interno degli istituti di formazione professionale e che ha da poco attivato sette borse di studio per aspiranti sommeliers selezionate in collaborazione con gli Istituti Alberghieri e Turistici Italiani.
Contatti per acquistare il vino o per visite in azienda agricola:
Ispettoria Salesiana San Marco
Tusini – Bardolino
045-6211310
Federalberghi Garda Veneto e Ospedale Pederzoli: una rinnovata alleanza per l’assistenza sanitaria in vacanza
Le due realtà rafforzano la partnership strategica per promuovere maggiormente i servizi sanitari ai turisti e soddisfare così le richieste delle aziende ricettive di tutto il Garda Veneto.
Si parte con una informativa dettagliata agli oltre 430 soci Federalberghi Garda Veneto che illustra quello che l’ospedale può fare oggi anche per i turisti in visita bisognosi di cure sanitarie ovvero:
– la possibilità di vedere in real time dal proprio smartphone l’affluenza al Pronto Soccorso di Peschiera del Garda, attraverso un Qrcode che esprime il numero di persone in attesa e i codici di priorità. Uno strumento prezioso per gestire con maggiore consapevolezza le necessità mediche.
– inoltre il servizio di emodialisi (su prenotazione) e altre prestazioni ambulatoriali di altissimo livello, che possono essere integrate nel percorso di cura quotidiano o settimanale degli ospiti. L’obiettivo è la continuità assistenziale anche durante le vacanze, in serenità.
«Siamo sempre più orientati a sostenere i nostri Soci per servizi o iniziative che riguardano la qualità del soggiorno dei loro ospiti. Personalmente sono molto soddisfatto che per merito del Dr. Mantoan ed al suo team si possa oggi iniziare insieme un progetto di turismo sanitario, grazie alle eccellenze che la Pederzoli riesce ad esprimere.», dichiara Mattia Boschelli, Direttore di Federalberghi Garda Veneto. «In questo modo ci dirigiamo anche verso un progetto di promozione turistica che vede nell’integrazione tra ospitalità e servizi sanitari una leva strategica per attrarre una clientela sempre più attenta alla salute e al benessere.»
L’Ospedale Pederzoli fondato nel 1947, oggi è guidato dal Dr. Domenico Mantoan — Amministratore delegato dell’Ospedale Pederzoli e già Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto e Direttore Generale di AGENAS — vanta un organico di oltre 1.400 professionisti medici e sanitari davvero multilingua, 27 unità operative, 327 posti letto e più di 1 milione di prestazioni ambulatoriali erogate ogni anno e molte convenzioni attive con fondi assicurativi esteri.
«Il nostro ospedale rappresenta un importante punto di riferimento per la salute dei cittadini del territorio così come che per i numerosi turisti che ogni anno scelgono il Lago di Garda per le loro vacanze – dichiara il Dottor Domenico Mantoan –. Per questo motivo sono particolarmente soddisfatto di rinnovare la collaborazione con Federalberghi. Quella di oggi è solo la prima di una serie di iniziative che vedranno il nostro Ospedale e Federalberghi lavorare insieme per garantire un’offerta sanitaria sempre più vicina alle esigenze delle persone, siano essi residenti o visitatori».
L’accordo, che in passato ha supportato l’emergenza sanitaria da Covid-19 con la prima convenzione a livello nazionale per test sierologici e tamponi per il comparto turistico, oggi si evolve per consolidare un’offerta sanitaria d’eccellenza, ampliando le opportunità di cura per i turisti e rafforzando il binomio tra accoglienza di qualità e sicurezza sanitaria sul territorio del Garda Veneto.
CONTATTI PEDERZOLI:
Centralino informazioni: 0456449111
Telefono URP: 045 6449285 (09:00-13:00)
045 6444304 (14:00-16:00)
Ubicazione URP: Ingresso 1 dell’ospedale
Sportello Accettazione: Ingresso 1, dal lunedì al venerdì 08:00-19:00

Nella foto, da sinistra: il Dottor Domenico Mantoan, AD dell'Ospedale Pederzoli di Peschiera d/G e il Direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli.

