LA SPONDA VENETA DEL GARDA GENERA UNA RICCHEZZA DI 2,7 MILIARDI DI EURO SEI COMUNI NELLA CLASSIFICA DEI PRIMI 100 E TRE NELLA TOP 20 E IN DIECI ANNI 40% DI TURISTI IN PIU’ DE BENI, FEDERALBERGHI: “NUMERI CHE IMPONGONO UNA RIFLESSIONE, INVESTIAMO IN QUALITA’”
Lo studio condotto da Sociometrica e dedicato a “La ricchezza dei Comuni turistici 2025” ha calcolato il peso turistico dei comuni del Garda. La sponda veronese vale 2,7 miliardi di euro. Sei Comuni nei primi cento. Lazise, Bardolino e Malcesine entrano anche nella top 20 dei Comuni che generano più ricchezza pro capite.
I Comuni della sponda veronese del Lago di Garda generano una ricchezza di 2,7 miliardi di euro. E ce ne sono addirittura sei nella classifica dei cento (su un totale di 1000 presi in considerazione) per “valore turistico aggiunto”. A svettare è Lazise che con il suo tredicesimo posto supera Verona che si posiziona al quindicesimo. Seguono Peschiera del Garda e Bardolino, al ventitreesimo e ventiquattresimo posto. Malcesine, numero 57. Poi Castelnuovo del Garda, al numero 87. E infine Garda, al 99esimo posto.
Sono i dati che emergono dallo studio “La ricchezza dei comuni turistici 2025” di Sociometrica, che mette sotto i riflettori il sorprendente peso economico del turismo sul lago di Garda. Studio che elabora anche il valore pro capite generato dal turismo nei singoli comuni (non quindi il valore assoluto ma il valore calcolato in rapporto al numero dei residenti).
Anche qui c’è tanto Garda. Lazise, con circa 130 mila euro pro capite, è al sesto posto della classifica. Entrano poi Bardolino e Malcesine, rispettivamente al diciottesimo e ventesimo posto.
A guidare la classifica è sempre il Lago, questa volta la sponda bresciana, con Limone del Garda che genererebbe un guadagno pro capite di 241mila euro.
“Lo studio di Sociometrica – spiega il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni- è molto importante in quanto emergono due aspetti fondamentali. Il primo è il cosiddetto “valore aggiunto”, cioè l’indotto che il turismo produce sul territorio. Il fatto che sei Comuni siano entrati nella classifica e che sommando il loro valore si arrivi ad un totale di 2 miliardi e 700 milioni di euro l’anno racconta il peso straordinario del nostro turismo. Ed è un valore aggiunto che non riguarda gli albergatori o solo chi si occupa di turismo. E’ un valore aggiunto per tutti. Per chi lavora, per chi vive, per chi gode di infrastrutture, servizi, del prodotto della tassa di soggiorno, di investimenti in qualità della vita”
Ma l’indagine di Sociometrica mette in luce un altro dato importante. E sorprendente.
Negli ultimi dieci anni ci sono Comuni che hanno registrato un aumento delle presenze turistiche esponenziale. Da record Peschiera del Garda (+38,4%) e Bardolino (+36,3%), che negli ultimi dieci anni hanno registrato un quasi più 40 per cento. Un dato su cui riflettere, soprattutto in un’estate in cui tanto s’è detto di una presunta crisi del turismo.
“Questo studio e questi dati ci portano a fare due considerazioni”, spiega De Beni. “Intanto che la nostra destinazione è una destinazione importante a livello turistico e che tiene bene negli anni, anzi, che negli anni ha avuto una crescita esponenziale di cui ha beneficiato tutto il territorio, non solo chi produce i fatturati. La seconda cosa sulla quale dobbiamo riflettere è se valga la pena ancora di spingere per aumentare le presenze turistiche”.
Se le presenze aumentassero sicuramente si griderebbe -come s’è fatto in momenti di sovraffollamento – all’overtourism.
Quindi forse il focus va spostato dai numeri alla qualità.
“In questo momento -conclude De Beni- il turismo è ad un livello sostenibile per il territorio. Viene da chiedersi se non sia il caso di fermarsi a queste cifre e gestire a livello qualitativo le presenze importanti che abbiamo raggiunto”.