Presidente Ivan De Beni a L’Aria che tira, La7


“Non chiederemo il green pass ai turisti”. Ancora non sono noti gli obblighi e i controlli che arriveranno con
l’avanzare dell’estate ma intanto Federalberghi Garda Veneto mette un po’ di paletti. A lanciare la provocazione è il presidente Ivan De Beni. Si tratta di una procedura al momento poco chiara e non la consideriamo una condizioni importante per venire a fare le ferie nel nostro territorio…
«Considero il Green Pass una procedura al momento ancora poco chiara e di non facile ottenimento, oltre che un possibile freno alla libera circolazione dei turisti», osserva De Beni, «non è ad esempio ancora chiaro quale sarà l’organismo che lo rilascerà»…
Manca poco all’adozione del Green Pass europeo ma il Presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni, è molto scettico sulla sua utilità.
“Considero il Green Pass una procedura che al momento è ancora poco chiara e di non facile ottenimento e ritengo possa rappresentare una limitazione e quindi un probabile ostacolo o comunque un freno alla libera circolazione dei turisti. Non è ancora chiaro, ad esempio, quale sarà l’organismo che dovrà rilasciare questo nulla osta. Scaricare un’app attraverso l’utilizzo dello SPID, potrebbe non essere immediato e di facile realizzazione per tutti, senza considerare che una procedura di questo tipo rende le persone tracciabili con conseguente limitazione della privacy.
Il Green Pass non serve ed è sconveniente! É una certificazione che potrebbe creare confusione e avvantaggiare le destinazioni che non la utilizzano. Un viaggiatore ha tutto il diritto di sentirsi libero di viaggiare e di scegliere la destinazione del suo viaggio. Un certificato medico o un’autocertificazione che dichiari di essere vaccinato o immune o di essersi sottoposto ad un tampone, con risultato negativo, prima di intraprendere il viaggio, e oggi effettuare un tampone risulta sempre più facile perché si può fare anche in farmacia e tra poco addirittura a casa propria, dovrebbe essere più che sufficiente.”
De Beni lancia quindi una provocazione:
“Noi, nelle nostre strutture, non richiederemo il Green Pass in quanto non lo consideriamo una condizione importante per venire a fare le ferie sul nostro territorio. Vogliamo che chiunque, con o senza Green Pass, sia libero di venire sul Lago di Garda a trascorrere una serena vacanza.
Durante la scorsa stagione turistica, senza vaccini, con la prima fase di contagi appena superata e quindi in una situazione di grande incertezza, senza nessun obbligo di presentare certificazioni di sorta, non è stato riscontrato nessun caso di contagio tra i turisti. Grazie anche al puntuale rispetto delle regole sanitarie che sono state adottate in tutte le nostre strutture e che continueremo ad adottare.
A maggior ragione quest’anno con la veloce e ampia diffusione dei vaccini, e la grande maggioranza dei nostri turisti provengono da Stati in cui la campagna vaccinale è stata avviata e portata avanti con successo, con la facilitazione che abbiamo adottato insieme alla Regione Veneto per dare priorità alla vaccinazione di tutto il nostro personale, con le nostre località che si stanno sempre più avvicinando allo stato di Covid free, quindi senza contagi registrati, riteniamo non ci sia la necessità di un documento sanitario come il Green pass. Il turismo ha un estremo bisogno di ripartire ma ci sono normative, come questa, che invece di facilitare l’arrivo dei turisti li mettono in difficoltà. Il Green Pass è un cavillo in più a livello burocratico, una iniziativa voluta dalla politica più che dagli imprenditori e comunque senza che questi ultimi siano stati interpellati al riguardo.
Il mio timore è che altre destinazioni, nostre competitor, prendano le distanze dal Green pass perché condiziona negativamente il turista. Dovremmo essere competitivi e invece iniziative di questo tipo rischiano di rappresentare un autogol.”
«Una piacevole sorpresa. Una boccata d’ossigeno per le nostre imprese, per i collaboratori, che stanno finalmente rientrando dalla cassa integrazione, per l’intero comprensorio del Garda».
Ivan De Beni, presidente di Federalberghi Garda Veneto, quasi 400 strutture associate, non nasconde la soddisfazione per il ritorno dei vacanzieri sulle sponde del lago. In settimana sono arrivati austriaci e tedeschi, soprattutto bavaresi, ospiti storici e affezionati, che rimarranno almeno fino a domenica, festa del Corpus Domini, in Germania periodo di vacanza. A loro si sono aggiunti gli italiani, approfittando del lungo Ponte del 2 giugno, il primo quasi libero da limitazioni (il Veneto sarà in zona bianca da lunedì) e consentito dal calendario, visto che la ricorrenza non cade nei giorni del weekend…
Una via preferenziale per la vaccinazione degli operatori del settore ricettivo che lavorano in Veneto, grazie a un accordo siglato tra Federalberghi Veneto e la Regione. In questo modo a partire da domani, quando il sistema sanitario regionale aprirà le prenotazioni anche per la popolazione dai 12 ai 39 anni, gli operatori turistici «segnalati» dalle strutture ricettive in cui lavorano potranno contare su un appuntamento più vicino rispetto ai target di età stabiliti dai piani vaccinali nazionale e regionale. Come? In questi giorni le strutture aderenti a Federalberghi Veneto hanno ricevuto un link al quale collegarsi che rimanda a un modulo da compilare online entro domani alle 12, dove inserire il codice fiscale di titolari, familiari, dipendenti italiani e stranieri e l’Ulss territoriale a cui fa capo la struttura ricettiva (sul territorio gardesano l’Ulss 9)…
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La Regione del Veneto, in considerazione dell’importanza che le attività turistico-ricettive hanno nel contesto dell’economia locale e a seguito delle istanze del Sistema Federalberghi Veneto ha deciso di dare priorità, a partire dal 3 giugno p.v., alle vaccinazioni dei lavoratori del settore ricettivo, rispetto ai target di età definiti dai piani vaccinali nazionale e regionale.
Questo significa che dal 3 giugno p.v. tutte le persone che operano nelle strutture ricettive della nostra Regione potranno accedere al portale della Sanità Veneta e prenotare la propria vaccinazione, che avverrà secondo le regole e le modalità previste dal ‘Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2’.
Attraverso una procedura creata ad hoc di pre-caricamento, è stato possibile offrire una priorità agli operatori del settore e quindi il singolo soggetto potrà, a partire dal 3 giugno, prenotare la propria vaccinazione sul portale regionale esclusivamente su libera scelta. Se sceglierà di farlo potrà beneficiare di una via preferenziale e di una prenotazione in tempi brevi.
“Sono grato al Presidente di Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon, a tutto il consiglio delle territoriali e alla Regione Veneto per questa iniziativa a cui anche noi abbiamo partecipato operativamente per cercare di impostare un sistema di prenotazione veloce ed efficace” – dichiara il Presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni. “Ritengo che questa operazione abbia un grande valore sociale ma anche di marketing turistico perché potrà essere un valido biglietto da visita per i nostri potenziali ospiti e avallare la nostra convinzione di poter offrire una vacanza protetta, grazie all’attenzione dedicata alla tutela della salute degli ospiti e dei collaboratori, prima di tutto e da sempre attraverso una attenta osservanza, nelle nostre strutture, delle regole e dei protocolli sanitari in vigore. La nostra volontà è quella di offrire a chi sceglie le nostre splendide località una serena vacanza. A questo proposito vorrei ricordare che durante la stagione 2020, pur in assenza di vaccinazioni, non è stato riscontrato nessun contagio tra i turisti su tutto il Lago di Garda.”
Il sistema di pre-caricamento dati chiuderà alle ore 12.00 di giovedì 3 giugno 2021 e verrà immediatamente trasmesso ad Azienda Zero.
Il lavoro c’è ma manca il personale. Il settore turistico ha riaperto sul Garda ma affronta un problema tutto nuovo: la penuria di risorse umane. Ad affermarlo è Mirko Lorenzini, titolare dell’Albergo ristorante Gardesana di Torri e rappresentante di Federalberghi Garda Veneto nell’Ente bilaterale turismo gardesano (Ebt), associazione che raggruppa alberghi, campeggi, agenzie di viaggio e si occupa di formazione e ricerca di personale per i soci.
Il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni: «Il problema vero è che in questo anno e mezzo di pandemia abbiamo perso molte figure professionali di grande valore, ben inserite da anni nelle strutture; soprattutto quelle che non hanno potuto beneficiare della cassa integrazione, hanno cercato e trovato lavoro anche in settori diversi dal turismo.”…