Travel No Stop – Federalberghi Garda Veneto e Comunità del Garda si incontrano per fare il punto
Un colloquio particolarmente voluto da ambo le parti, soprattutto in questo momento di attenzione specifica nei confronti del Lago di Garda, prossimo allo start della stagione turistica e bisognoso di consapevolezza e di tutela nel valutare ogni iniziativa e ogni scelta strategica: per il futuro dell’ecosistema, della destinazione turistica e dei suoi residenti.
È quanto è emerso dall’incontro tra Mattia Boschelli, direttore di Federalberghi Garda Veneto e Pier Lucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, che ha toccato i grandi temi del Garda e della Gardesanità:
1. I livelli del lago, l’argomento certamente oggi più mainstream e sul quale non è possibile ragionare solo per singole territorialità, bensì sul territorio complessivo;
2. la necessità di fare la giusta comunicazione per tutte le informazioni riguardanti il Lago di Garda: da ciò che accade a livello ambientale, fino alla sua promozione turistica, pensata per essere riportata all’estero e a tutti i nostri ospiti in vacanza sul territorio.
3. L’urgenza di agire per il Benaco secondo un’unione d’intenti e un pensiero comune e non divisivo, con obiettivi tracciati e soluzioni costruttive, oltre i confini territoriali.
In questo senso, la Comunità del Garda sta portando avanti già da diverso tempo un percorso fatto di azioni che mirano a far maturare una maggiore consapevolezza nei confronti dell’ecosistema benacense da parte sia dei residenti sia delle più di 25 milioni di presenze turistiche che questo territorio ospita ogni anno. Un cammino di sensibilizzazione e di coordinamento che, come Associazione di categoria che rappresenta ad oggi più di 400 strutture alberghiere ed extra alberghiere della sponda veneta e suo immediato entroterra, ci sentiamo chiamati a supportare, nella consapevolezza della straordinarietà dell’ecosistema gardesano, ma anche della sua fragilità.
“Come Federalberghi Garda Veneto stiamo lavorando sempre più in quest’ottica e con le medesime sensibilità. Lo scorso anno abbiamo lanciato ‘Together Lake Garda’, la campagna di sensibilizzazione rivolta agli operatori dell’ospitalità, agli ospiti e a chi vive il territorio tutto l’anno, con l’obiettivo di risparmiare energia e avere cura delle acque del lago, azione condivisa anche da Federalberghi Brescia e da Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento (ASAT)”, ha detto Boschelli.
‘Together Lake Garda’ è un’azione creata:
- Per gli operatori
Grazie alla collaborazione professionale di alcuni Partner, Federalberghi Garda Veneto abbiamo condiviso con le Aziende associate essenziali ma efficaci “vademecum” per sviluppare forme concrete di riduzione dello spreco di acqua negli ambiti più sensibili all’utilizzo e dove quindi si può effettivamente fare la differenza. - Per gli ospiti
Due informative in formato trilingue (ITA, ENG, DEU) dedicate al risparmio elettrico e idrico attraverso semplici gesti quotidiani. Si stima un risparmio generale fino al 20% delle risorse (da linee guida ENEA). - Per tutti
Federalberghi Garda Veneto sostiene dal 2019 il progetto “Life Blue Lakes”, di cui è capofila Legambiente Onlus, il cui obiettivo è ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi italiani per garantire il mantenimento degli habitat lacustri, con l’ulteriore scopo di rendere sempre più “Plastic Free” le aziende del Turismo entro il 2030. Inoltre, a livello di forniture energetiche, grazie ad A2a Energia S.p.A., il gruppo d’acquisto per Energia Elettrica e Gas Naturale THE GROUP – accreditato ARERA – può contare su energia prodotta per il 45% da fonti rinnovabili.
“In occasione della 48^ Assemblea generale dei soci, nel novembre 2023, abbiamo voluto indire un’azione simbolica, #iosonolagodigarda, e porci a capofila di una petizione che protegga l’ecosistema del lago di Garda sulla falsariga di quella pensata in Nuova Zelanda per il fiume Whanganui, proclamato essere vivente e gode oggi delle stesse tutele e leggi di una persona fisica. Come rappresentanti di una categoria che vive, lavora ed ha a cuore il territorio gardesano, vorremmo che anche il lago di Garda fosse riconosciuto tale: una persona fisica, come ognuno di noi. La Comunità del Garda ha molto apprezzato questa azione, rendendosi disponibile fin da subito alla sua
promozione, anche in lingua inglese e tedesca, su tutto il territorio gardesano, attraverso video dedicati e per mezzo dei social. Al raggiungimento di un numero sufficiente di firme, il nostro intento è quello di portare questa petizione al Parlamento Europeo di Bruxelles e sensibilizzare così tutta l’Europa sul destino del nostro amato Benaco”, ha aggiunto il direttore.
Inoltre:
1. la disponibilità della nostra sede a Garda e della sala consigliare quale spazio di lavoro e di incontro della Comunità del Garda sul territorio veronese, così da dare continuità alla presenza dell’Ente anche su questo lato del Benaco e così come era stato fino a prima della pandemia da Covid-19.
2. L’organizzazione a breve di una nostra Ambasciata Gardesana a Monaco assieme alla Comunità del Garda per trasmettere il lago di Garda, anche e soprattutto grazie ai nostri contatti locali, come Gardasee.de, il portale monacense interamente dedicato al nostro territorio e più seguito dai turisti tedeschi.
3. L ’organizzazione assieme all’Ente territoriale interregionale di un evento sul turismo, di natura scientifico-divulgativa e pensato per un pubblico ampio ed eterogeneo, con l’obiettivo di parlare del settore che crea maggiore indotto sul Garda, ma attraverso una prospettiva inedita, tesa a combinare valorizzazione del territorio, cura del paesaggio e strategie comunicative condivise.
L’Arena – Comunicare il Garda per dare più valore a turismo e ambiente
Di Emanuele Zanini
Livelli del lago, ambiente, comunicazione e promozione turistica sul Garda. Sono alcuni dei temi affrontati in un incontro che si è tenuto a Salò tra Pierlucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, e Mattia Boschelli, direttore di Federalberghi Garda Veneto. I due dirigenti gardesani si sono confrontati sulla necessità di comunicare in maniera corretta i temi e le informazioni riguardanti il lago: da ciò che accade a livello ambientale, fino alla promozione turistica, pensata per essere veicolata all’estero e agli ospiti in vacanza sul territorio benacense. Uno degli esempi è la comunicazione relativa alla Guardia Costiera: da 25 anni il Garda ha una capitaneria di porto unica in Italia, con 40 uomini, 8 mezzi disponibili 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno, una postazione a Lazise e una a Desenzano per la sicurezza su tutto il bacino lacuale. È stato ribadito come si tratti di un servizio fondamentale, da comunicare anche in chiave di promozione turistica, se necessario. Dall’incontro è emerso l’urgenza di agire per il Benaco secondo un’unione d’intenti e un pensiero comune e non divisivo, con obiettivi tracciati e soluzioni costruttive, oltre i confini territoriali. In tal senso la Comunità del Garda sta sostenendo tempo un percorso che punta a far maturare maggiore consapevolezza nei confronti dell’ecosistema benacense da parte sia dei residenti sia dei più di 25 milioni di turisti che il territorio ospita ogni anno. Un’attività sostenuta da Federalberghi Garda Veneto che sta lavorando nella stessa direzione portando avanti alcuni progetti tra cui Together Lake Garda, campagna di sensibilizzazione rivolta a operatori dell’ospitalità, ospiti e a chi vive il territorio tutto l’anno, con l’obiettivo di risparmiare energia e avere cura delle acque del lago. L’azione è condivisa da Federalberghi Brescia e da Asat, Associazione albergatori e imprese turistiche, della Provincia di Trento. Un’iniziativa pensata e creata sia per i turisti sia per gli operatori del settore ricettivo.
L’Arena, 12 marzo 2024, p. 28
Veronaeconomia – Federalberghi e Comunità del Garda insieme per il futuro del lago
Il direttore di Federalberghi Garda Veneto Boschelli ha incontrato ieri Pier Lucio Ceresa, segretario generale della Comunità del Garda, in vista dell’inizio della prossima stagione turistica.
Il Direttore di Federalberghi Garda Veneto, Mattia Boschelli, ha incontrato ieri il segretario generale della Comunità del Garda Pier Lucio Ceresa presso la sede dell’ente territoriale interregionale, a Salò. Insieme hanno discusso le strategie future per il territorio del Garda, in vista dell’imminente stagione turistica 2024.
Questo confronto mira a indirizzare tematiche vitali quali la sostenibilità ambientale del lago, la gestione dei suoi livelli idrici e l’importanza di una comunicazione efficace e unitaria. Il focus dell’incontro è stato posto sulla necessità di adottare un approccio olistico per la tutela e la promozione del Lago di Garda, superando le singole visioni territoriali in favore di un impegno condiviso.
L’impegno verso una gestione sostenibile del lago si riflette nelle iniziative quali “Together Lake Garda”, una campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico e la cura delle acque, e il supporto al progetto “Life Blue Lakes” per ridurre l’inquinamento da microplastiche. L’ambizioso progetto #iosonolagodigarda, ispirato al riconoscimento del fiume Whanganui in Nuova Zelanda come entità vivente, mira a sensibilizzare l’Europa sul valore ecologico e culturale del Garda.
La proposta di riconoscere il Lago di Garda come persona fisica rappresenta un’iniziativa pionieristica che sottolinea l’unicità e l’importanza di questo ecosistema. Federalberghi Garda Veneto e la Comunità del Garda stanno inoltre pianificando eventi e collaborazioni, come l’Ambasciata Gardesana a Monaco, per promuovere il territorio a un pubblico internazionale, rafforzando l’immagine del Garda come destinazione turistica sostenibile.
Questi sforzi congiunti rappresentano un passo significativo verso la valorizzazione e la protezione del Lago di Garda, promuovendo allo stesso tempo un turismo responsabile e rispettoso dell’ambiente.
La Cronaca di Verona – Federalberghi, occhio ai livelli del lago
Boschelli: su questo tema non è possibile ragionare solo per singole territorialità.
Il direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli ha incontrato ieri il segretario generale della Comunità del Garda Pier Lucio Ceresa presso la sede dell’ente territoriale interregionale, a Salò.
E’ stata l’occasione per fare il punto sui principali temi che riguardano il territorio gardesano, in prossimità dell’avvio ufficiale della stagione turistica 2024.
Un colloquio particolarmente voluto da ambo le parti, soprattutto in questo momento di attenzione specifica nei confronti del Lago di Garda, prossimo allo start della stagione turistica e bisognoso di consapevolezza e di tutela nel valutare ogni iniziativa e ogni scelta strategica: per il futuro dell’ecosistema, della destinazione turistica e dei suoi residenti.
L’incontro fra Ceresa e Boschelli è stato intenso e ha toccato i grandi temi del Garda e della Gardesanità a partire dai livelli del lago, l’argomento certamente oggi più mainstream e sul quale non è possibile ragionare solo per singole territorialità, bensì sul territorio complessivo, per proseguire con la necessità di fare la giusta comunicazione per tutte le informazioni riguardanti il Lago di Garda. Da 25 anni, per esempio, il Garda ha una Capitaneria di porto unica in Italia, con 40 uomini, 8 mezzi disponibili H24/365gg, una postazione a Lazise e una a Desenzano per la sicurezza su tutto il bacino lacuale. Si tratta di un servizio fondamentale, da comunicare anche in chiave di promozione turistica, in caso di necessità.
In questo senso, la Comunità del Garda sta portando avanti già da diverso tempo un percorso fatto di azioni che mirano a far maturare una maggiore consapevolezza nei confronti dell’ecosistema benacense da parte sia dei residenti sia delle più di 25 milioni di presenze turistiche che questo territorio ospita ogni anno. Un cammino di sensibilizzazione e di coordinamento che, come Associazione di categoria che rappresenta ad oggi più di 400 strutture alberghiere ed extra alberghiere della sponda veneta e suo immediato entroterra, ci sentiamo chiamati a supportare, nella consapevolezza della straordinarietà dell’ecosistema gardesano, ma anche della sua fragilità.
“Come Federalberghi Garda Veneto – ha detto Boschelli – stiamo lavorando sempre più in quest’ottica e con le medesime sensibilità. Lo scorso anno abbiamo lanciato “Together Lake Garda”, la campagna di sensibilizzazione rivolta agli operatori dell’ospitalità, agli ospiti e a chi vive il territorio tutto l’anno, con l’obiettivo di risparmiare energia e avere cura delle acque del lago, azione condivisa anche da Federalberghi Brescia e da Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento”.
Federalberghi Garda Veneto sostiene dal 2019 il progetto “Life Blue Lakes”, di cui è capofila Legambiente Onlus, il cui obiettivo è ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi italiani per garantire il mantenimento degli habitat lacustri.
GardaPost – Federalberghi Garda Veneto e Comunità del Garda: i direttori si incontrano
Si è fatto il punto sui principali temi che riguardano il territorio gardesano, in vista dell’avvio della stagione turistica 2024: livelli del lago, sostenibilità ambientale e comunicazione condivisa.
Il direttore di Federalberghi Garda Veneto Mattia Boschelli ha incontrato ieri il segretario generale della Comunità del Garda Pier Lucio Ceresa presso la sede dell’ente territoriale interregionale, a Salò.
Si è fatto il punto sui principali temi che riguardano il territorio gardesano, in prossimità dell’avvio ufficiale della stagione turistica 2024: livelli del lago e sostenibilità ambientale, ma anche la sempre più necessaria comunicazione condivisa, frutto di un pensiero comune, concepito sul Benaco nel suo complesso.
Un colloquio voluto da ambo le parti, soprattutto in questo momento di attenzione specifica nei confronti del Lago di Garda, prossimo allo start della stagione turistica e bisognoso di consapevolezza e di tutela nel valutare ogni iniziativa e ogni scelta strategica: per il futuro dell’ecosistema, della destinazione turistica e dei suoi residenti.
L’incontro fra Ceresa e Boschelli è stato intenso e ha toccato i grandi temi del Garda e della “gardesanità”:
-
I livelli del lago, l’argomento certamente oggi più mainstream e sul quale non è possibile ragionare solo per singole territorialità, bensì sul territorio complessivo;
-
la necessità di fare la giusta comunicazione per tutte le informazioni riguardanti il lago di Garda: da ciò che accade a livello ambientale, fino alla sua promozione turistica, pensata per essere riportata all’estero e a tutti i nostri ospiti in vacanza sul territorio.
Un esempio: la comunicazione del servizio della Guardia Costiera. Da 25 anni il Garda ha una Capitaneria di porto unica in Italia, con 40 uomini, 8 mezzi disponibili H24/365gg, e nel corso dell’estate con postazioni a Torbole, a Lazise e da quest’anno anche a Desenzano per la sicurezza su tutto il bacino lacuale. Si tratta di un servizio fondamentale, da comunicare anche in chiave di promozione turistica, in caso di necessità.
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L’urgenza di agire per il Benaco secondo un’unione d’intenti e un pensiero comune e non divisivo, con obiettivi tracciati e soluzioni costruttive, oltre i confini territoriali.
«In questo senso – scrive in una nota Federalberghi Garda Veneto -, la Comunità del Garda sta portando avanti già da diverso tempo un percorso fatto di azioni che mirano a far maturare una maggiore consapevolezza nei confronti dell’ecosistema benacense da parte sia dei residenti sia delle più di 25 milioni di presenze turistiche che questo territorio ospita ogni anno. Un cammino di sensibilizzazione e di coordinamento che, come Associazione di categoria che rappresenta ad oggi più di 400 strutture alberghiere ed extra alberghiere della sponda veneta e suo immediato entroterra, ci sentiamo chiamati a supportare, nella consapevolezza della straordinarietà dell’ecosistema gardesano, ma anche della sua fragilità».
E ancora: «Come Federalberghi Garda Veneto stiamo lavorando sempre più in quest’ottica e con le medesime sensibilità. Lo scorso anno abbiamo lanciato “Together Lake Garda” (ne avevamo scritto qui ), la campagna di sensibilizzazione rivolta agli operatori dell’ospitalità, agli ospiti e a chi vive il territorio tutto l’anno, con l’obiettivo di risparmiare energia e avere cura delle acque del lago, azione condivisa anche da Federalberghi Brescia e da Associazione Albergatori e Imprese Turistiche della Provincia di Trento (ASAT).
“Together Lake Garda” è un’azione creata:
- Per gli operatori: grazie alla collaborazione professionale di alcuni Partner, Federalberghi Garda Veneto ha condiviso con le Aziende associate essenziali ma efficaci “vademecum” per sviluppare forme concrete di riduzione dello spreco di acqua negli ambiti più sensibili all’utilizzo e dove quindi si può effettivamente fare la differenza.
- Per gli ospiti: due informative in formato trilingue (ITA, ENG, DEU) dedicate al risparmio elettrico e idrico attraverso semplici gesti quotidiani. Si stima un risparmio generale fino al 20% delle risorse (da linee guida ENEA).
- Per tutti: Federalberghi Garda Veneto sostiene dal 2019 il progetto “Life Blue Lakes”, di cui è capofila Legambiente Onlus, il cui obiettivo è ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi italiani per garantire il mantenimento degli habitat lacustri, con l’ulteriore scopo di rendere sempre più “Plastic Free” le aziende del Turismo entro il 2030. Inoltre, a livello di forniture energetiche, grazie ad A2a Energia S.p.A., il gruppo d’acquisto per Energia Elettrica e Gas Naturale THE GROUP – accreditato ARERA – può contare su energia prodotta per il 45% da fonti rinnovabili.
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Per maggiori informazioni: https://federalberghigardaveneto.it/territorio/together-lake-garda/
In occasione della 48^ Assemblea generale dei soci, nel novembre 2023, Federalberghi Garda veneto ha inoltre voluto indire un’azione simbolica, #iosonolagodigarda, e porsi a capofila di una petizione che protegga l’ecosistema del lago di Garda sulla falsariga di quella pensata in Nuova Zelanda per il fiume Whanganui, proclamato essere vivente e che gode oggi delle stesse tutele e leggi di una persona fisica: «Come rappresentanti di una categoria che vive, lavora ed ha a cuore il territorio gardesano, vorremmo che anche il lago di Garda fosse riconosciuto tale: una persona fisica, come ognuno di noi».
La Comunità del Garda ha apprezzato questa azione, rendendosi disponibile fin da subito alla sua promozione, anche in lingua inglese e tedesca, su tutto il territorio gardesano, attraverso video dedicati e per mezzo dei social.
Al raggiungimento di un numero sufficiente di firme, l’intento è quello di portare questa petizione al Parlamento Europeo di Bruxelles e sensibilizzare così tutta l’Europa sul destino del Benaco.
-
Per maggiori informazioni: https://federalberghigardaveneto.it/territorio/iosonolagodigarda/
Federalberghi ha infine concesso la disponibilità della propria sede a Garda e della sala consigliare quale spazio di lavoro e di incontro della Comunità del Garda sul territorio veronese, così da dare continuità alla presenza dell’Ente anche su questo lato del Benaco e così come era stato fino a prima della pandemia da Covid-19.
E’ inoltre prevista l’organizzazione a breve di una ambasciata gardesana a Monaco assieme alla Comunità del Garda per trasmettere il lago di Garda, anche e soprattutto grazie ai contatti locali, come Gardasee.de, il portale monacense interamente dedicato al nostro territorio e più seguito dai turisti tedeschi.
E ancora: tra i programmi comuni c’è un evento sul turismo, di natura scientifico-divulgativa e pensato per un pubblico ampio ed eterogeneo, con l’obiettivo di parlare del settore che crea maggiore indotto sul Garda, ma attraverso una prospettiva inedita, tesa a combinare valorizzazione del territorio, cura del paesaggio e strategie comunicative condivise.
Livelli delle acque del lago: informative smart da condividere con gli ospiti
Le abbondanti piogge stanno riportando il lago di Garda ai sui livelli consueti: 101 sono i centimetri raggiunti oggi 9 giugno 2023 dall’invaso benacense, quote più che dignitose per il periodo. Ben 17 centimetri in più rispetto alla misura registrata nel 2022 alla stessa data, quando il lago di Garda misurava +84 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera.
Per aggiornare anche i nostri ospiti di questa felice situazione per il fine settimana che sta iniziando e per il prossimo periodo, abbiamo preparato delle semplici informative trilingue (ITA, ENG, DEU) spendibili sui vostri social e nelle vostre strutture. Le potete scaricare ai seguenti link:
L’Arena – Il Garda corre verso il minimo storico «Di questo passo acquedotti a rischio»
Non c’è tempo da perdere. Il Garda solo nel lontano 1987 aveva raggiunto un livello più basso dell’attuale in inverno (28 centimetri sullo zero idrometrico il 3 febbraio di 36 anni fa, contro gli attuali 46) e non basta sperare nell’arrivo di piogge e della neve in montagna. Bisogna correre ai ripari il prima possibile pianificando l’utilizzo dell’oro blu del lago in prospettiva della stagione turistica, del periodo irriguo per le campagne mantovane e ancor prima per l’utilizzo potabile dato che più di un Comune pesca l’acqua del Garda.«Abbiamo convocato per martedì 14 febbraio alle ore 11 a Peschiera, nel sottotetto della caserma d’artiglieria di Porta Verona, i presidenti del Consorzio del Mincio e di quello del Garda-Chiese, oltre all’ingegnere Gaetano La Montagna dell’Agenzia interregionale per il Po (Aipo), per definire collegialmente una linea d’azione condivisa in merito alla gestione idraulica del Garda e per pianificare la prossima stagione irrigua per le campagne mantovane», afferma il vice presidente della Comunità del Garda e assessore di Peschiera Filippo Gavazzoni. «Non possiamo assolutamente stare con le mani in mano ma è necessario ragionare su di un piano di futura crisi idrica alla luce anche di quanto abbiamo registrato l’anno scorso. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e soprattutto bisogna già sapere ora cosa si è disposti a sacrificare», continua il numero due dell’ente interregionale che raggruppa tutti i Comuni del più grande lago d’Italia.Non più tardi di pochi giorni fa a Lazise, durante un incontro sul collettore, il presidente di Federalberghi Garda Veneto Ivan De Beni aveva posto l’accento sul problema della siccità che sta interessando il Garda e sui possibili riverberi negativi nella comunicazione della meta turistica. «Se il problema persisterà dobbiamo impegnarci a organizzare un fronte d’informazione unica, soprattutto nei confronti della stampa estera, per evitare fughe di notizie false e fake news». Chiaro il riferimento al luglio scorso quando i giornali tedeschi, o la meglio la Bild, titolava: «L’Italia avverte: non tuffatevi nel lago di Garda, c’è troppa poca acqua dentro». Un allarme ridicolo – il lago contiene oltre 50 chilometri cubi di acqua – che aveva però fatto presa su più di un turista, tanto che alcuni operatori della ricezione alberghiera gardesana avevano ricevuto domande, al limite della barzellette, tipo: «C’è l’acqua nelle piscine? L’acqua nelle camere è razionata? Si possono fare più docce al giorno?».A parte i paradossi senza arte ne parte rimane allo stato attuale la forte preoccupazione per la situazioni idrica nel lago di Garda. Per capirne la portata basta soffermasi sui semplici numeri. Mancano all’appello 240 milioni di metri cubi d’acqua rispetto a un anno fa, quando si registrava un +105 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera. Ben 60 centimetri in più rispetto agli attuali +45 con un’uscita d’acqua dalla diga di Salionze di 14 metri cubi al secondo. Per trovare un lago ancora più basso, come accennato, occorre andare al 1987 quando si registrò a febbraio il +28 sopra lo zero idrometrico di Peschiera. Il tutto oggi è ben visibile ad occhio nudo con rive «chilometriche» o immagini lunari come la spiaggia Jamaica sotto le grotte di Catullo di Sirmione. Senza dimenticare che si può raggiungere a piedi l’isola dei Conigli a Manerba.«Non stiamo sprecando un centimetro di acqua. Dalla diga verso il mantovano esce il minimo previsto per legge. E questo non da ora ma da mesi», interviene il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa. Dall’alto della sua esperienza più che quarantennale in seno alla Comunità non ha dubbi: «Da quando seguo le vicende del lago non lo ricordo così basso in inverno. Siamo preoccupati per più motivi anche se quello principale è legato all’utilizzo idropotabile. Se scendiamo sotto i +30 sul livello idrometrico c’è la difficoltà da parte dei Comuni delle riviera gardesana, che si avvalgono del Benaco per i loro acquedotti, di captare l’acqua. Insomma va messo al primo posto l’uso idropotabile dell’acqua, ancora prima dell’uso agricolo, come invece stabilisce la Legge Galli che a sua volta ne decreta la priorità rispetto agli usi turistici», si accalora Ceresa.Sulla stessa lunghezza d’onda Angelo Cresco, presidente dell’Azienda Gardesana Servizi (Ags). «Molti Comuni bevono l’acqua del lago, probabilmente nei prossimi anni anche la città di Brescia utilizzerà quest’acqua per il proprio acquedotto, quindi, stiamo parlando di una risorsa preziosa che non può essere dispersa. Per questo, invitiamo il Governo ad affrontare seriamente il tema delle colture idrovore del Mantovano e dei sistemi idraulici utilizzati per abbeverarle: sono obsoleti disperdono moltissima acqua e, alla luce dei cambiamenti climatici, non sono più sostenibili. Vanno fatti investimenti seri, per non scatenare una guerra dell’acqua tra poveri», sottolinea Cresco. «Il primo obiettivo è modificare la Circolare del Ministero dei Lavori pubblici, datata 1965, che regola i livelli del lago. Una circolare concepita quando l’economia del territorio era al 95 per cento agricola e per il 5 per cento turistica. Oggi, evidentemente, i rapporti si sono invertiti e lo sviluppo turistico, con 27 milioni di presenze turistiche annue, rappresenta la vera ricchezza del Garda e di tutti i territori circostanti», sottolinea Cresco che chiama a raccolta i sindaci. «Abbiamo bisogno di una maggiore presenza dei nostri sindaci perché l’atteggiamento di Aipo, nella gestione dei livelli del lago, è fortemente criticabile. Non vorrei che l’Agenzia continuasse a guardare ai problemi e alle necessità del turismo come Polifemo, con l’occhio che non vede».